L’Informagiovani cambia casa: presto il trasferimento all’Urban Center - Foto

Mancano pochi giorni all’inaugurazione del nuovo «Spazio Informagiovani» del Comune di Bergamo, che dal Polaresco si trasferirà a metà settembre all’Urban Center.

Per il servizio, che punta sull’autonomia e sulla crescita dei ragazzi, si tratta di un ritorno al futuro, tenuto conto che il primo ufficio era stato aperto proprio in viale Papa Giovanni negli anni ’80, anche se non era paragonabile ai compiti di quello attuale.

La sua mission si è meglio definita nel corso del tempo, per accompagnare, assistere e supportare i giovani durante gli studi o verso il mondo del lavoro, sia a livello informativo sia orientativo. Dai primi anni 2000, dopo alcuni cambiamenti nella governance, composta anche da Provincia e Regione, lo «Spazio Informagiovani» è gestito in autonomia da Palazzo Frizzoni. All’Urban Center sono già stati ultimati i nuovi uffici, su due piani, realizzati andando a riempire il sottopassaggio che prima era aperto al transito dei pedoni.

«Dal Polaresco ci spostiamo in un luogo strategico per la vicinanza delle scuole e puntiamo ad ampliare lo sguardo sull’aspetto lavorativo, grazie a percorsi di orientamento, formazione e inserimento in azienda – commenta Loredana Poli, assessore all’Istruzione e anche alle Politiche giovanili -. Abbiamo potenziato lo staff, passando da due a sei operatori, a cui si sono aggiunte altre due figure come orientatrici per la consulenza . Nonostante la chiusura al pubblico nei mesi più duri della pandemia, il servizio non si è mai fermato continuando la sua attività online, e ha raccolto 2.000 richieste di orientamento relative soprattutto alle tematiche della formazione e del lavoro. La didattica a distanza ha amplificato le difficoltà di alcuni studenti e i colloqui informativi servono proprio per guidare i giovani nella ricerca delle risposte di cui hanno bisogno, con la possibilità di approfondire le tematiche relative alle scelte e supportarli nelle fasi di cambiamento attraverso percorsi individualizzati, grazie anche ad una fitta rete di collaborazioni, in grado di collegare i luoghi e le esperienze di vita che attraversano quotidianamente».

L’approccio verso i ragazzi punta all’individuo, con una rete composta da soggetti che svolgono attività diverse. Uno dei progetti che vengono portati avanti è il «Net-work for Neet», con l’obiettivo di favorire un passaggio culturale, prima di tutto tra gli operatori dei servizi di assistenza sociale, della formazione e delle imprese, in modo da mettere in luce le potenzialità dei Neet, favorendo il contatto con le aziende.

Ma intorno allo «Spazio Informagiovani» non ruota solo il mondo della scuola, e del lavoro, ma anche le attività legate all’associazionismo, alla mobilità e al tempo libero. Il personale dell’ufficio risponde alle esigenze e alle richieste di informazioni sulle scelte che interessano il futuro scolastico o lavorativo delle nuove generazioni, ma può essere d’aiuto anche per quanto riguarda le attività di volontariato, sportive o di vacanza.

«Oggi realizziamo interventi con le scuole e nelle scuole, lavoriamo con il terzo settore, le aziende private e i servizi socio-sanitari del territorio – conclude Loredana Poli -. Abbiamo potenziato le attività di comunicazione con i social media, ma anche i servizi al lavoro, grazie ad operatori che, attraverso l’esperienza diretta, riescono a toccare con mano le esigenze, i dubbi, le curiosità e le fragilità di giovani e adolescenti, con un modello globalistico e interdisciplinare che promuove scelte autonome, consapevoli e sostenibili. Ringrazio tutto lo staff, e in particolare la coordinatrice Alessandra Ciccia, per il lavoro svolto e tutte le iniziative che porteremo avanti con questo nuovo inizio, nella sede più funzionale e strategica all’Urban Center».

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