Addio ai vecchi voucher, ora nuove regole per il lavoro occasionale

Legge di Bilancio. Sale da 5 a 10 mila euro l'importo massimo annuo erogabile per singolo rapporto. Si amplia la platea delle aziende che possono accedere.

Il nuovo contratto di prestazione occasionale introdotto dalla legge di Bilancio 2023, che manda definitivamente in soffitta il vecchio modello dei voucher, ottiene il plauso da parte delle associazioni di categoria. Le novità più rilevanti sono rappresentate dal raddoppio a 10 mila euro per anno del limite di compenso erogabile dall’utilizzatore nei confronti dei prestatori di lavoro, così come l’estensione dell’accesso alle aziende fino a dieci lavoratori subordinati a tempo indeterminato che tocca tutti i settori tra cui quello alberghiero e della ristorazione, oltre all’integrazione dei locali da ballo. Previsti controlli stringenti per evitare abusi.

Il primo stop ai voucher introdotti nel 2003 dalla Legge Biagi, risale al 2017 quando il governo decise di abolire la forma di pagamento attraverso i voucher utilizzata in diversi settori, soprattutto servizi e agricoltura, per retribuire il lavoro occasionale. L’anno precedente in Bergamasca l’importo dei «buoni lavoro» staccati aveva superato i 3,5 milioni su un 27 milioni a livello lombardo.

«Il provvedimento approvato dal governo - evidenzia Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo - aiuta, in primo luogo, gli utilizzatori, cioè le persone che con prestazioni occasionali contribuiscono al reddito della famiglia o a pagarsi gli studi che vedono raddoppiare l’importo annuo ci possono aspirare con questa tipologia di lavoro». «L’estensione alle imprese fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato - aggiunge - consente ad un numero più ampio di aziende del nostro settore di far ricorso alle attività lavorative di tipo occasionale». «Per combattere il lavoro nero - prosegue Fusini - è infatti necessario che sia consentita una maggiore flessibilità degli strumenti che, essendo tracciati, consentono i controlli».

«L’ormai inutilizzabile strumento dei voucher rendeva assolutamente necessario una nuova modalità, sempre semplice ed economica, di regolazione dei rapporti di lavoro occasionale con le dovute garanzie e tutele per i lavoratori» sottolinea il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio. «Sulla scorta di questi punti fermi - prosegue Brivio - Coldiretti ha lavorato per far nascere uno strumento che, di fatto, è un rapporto a tempo determinato con le medesime tutele e garanzie previste dalla legge e dai contratti collettivi per il rapporto di lavoro subordinato agricolo». «Anche se in Bergamasca le nostre aziende sono più orientate verso altre forme di contratto – conclude -, il lavoro occasionale è sicuramente un’importante opportunità così come è importante il fatto che l’agricoltura sia il primo settore a beneficiare di una misura di semplificazione riconosciuta dal ministero del Lavoro».

Per Danilo Mazzola, segretario della Cisl di Bergamo «le criticità di alcune misure, a partire dalle modifiche introdotte al lavoro occasionale (voucher, opzione donna e flax tax ) così come formulate restano sbilanciate e inique». «Sono aspetti che dovranno essere affrontati e risolti con provvedimenti di negoziato con il governo ai tavoli conquistati e definiti nelle prossime settimane - conclude Mazzola -. Serve lavorare per superare il precariato e stimolare nuove assunzioni stabili».

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