Bagnatica piange Giuditta Carminati, investita da un furgone a Brusaporto

L’INCIDENTE. Aveva 84 anni. Il tragico incidente stradale domenica pomeriggio, era stata al cimitero e stava tornando a casa in bicicletta. Lo scontro in viale Lombardia, all’incrocio con via Ca’: sbalzata per 15 metri. Il conducente del mezzo sotto choc.

È morta sul colpo per le ferite riportate nell’impatto violento: un tragico incidente si è verificato nel primo pomeriggio di domenica 5 novembre a Brusaporto, lungo viale Lombardia. La vittima si chiamava Giuditta Carminati, aveva 84 anni e viveva nella vicina Bagnatica. L’anziana stava pedalando in sella della sua bici: era stata al cimitero e stava ritornando a casa. Un tragitto a lei noto, percorso spesso, ma che purtroppo questa volta l’ha tradita.

Lo schianto si è verificato poco dopo le 15,30. Stando alla prima ricostruzione fatta dagli agenti della polizia stradale, sembra che l’anziana, dopo aver percorso la laterale via Ca’, stesse attraversando l’incrocio con viale Lombardia. In quel momento stava passando un furgone il cui conducente, un uomo di 49 anni di Brusaporto, non è riuscito a frenare in tempo e l’ha travolta. Il conducente si sarebbe trovato davanti la signora, poi il terribile impatto: Giuditta Carminati è finita sul parabrezza del furgone ed è poi stata sbalzata a terra, a distanza di 15 metri dal punto dell’urto. La donna ha riportato lesioni gravissime ed è spirata poco dopo sull’asfalto.

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Immediato l’allarme al 112 da parte del conducente del furgone, illeso ma sotto choc. «Mio fratello è stato abbagliato dal sole e non ha visto la signora in bicicletta, è finita sul parabrezza e l’ha trascinata per quindici metri. Lui stava ritornando a casa dalla moglie che lo stava aspettando, le stava portando i cavi elettrici per fare ripartire l’auto che si era fermata. Purtroppo sembra incredibile quello che è successo, lui è sconvolto», testimonia il fratello del conducente del furgone. La salma della donna è stata portata alla casa del commiato «La pace» di San Paolo d’Argon, in attesa che venga fissata la data del funerale. Sul posto è intervenuto il personale sanitario della Croce verde di Brusaporto e due automediche da Bergamo. La polizia stradale di Treviglio ha effettuato i rilievi per chiarire le cause e la dinamica dell’investimento.

Presente sul luogo della tragedia il sindaco di Brusaporto, Roberto Rossi. Mentre gli agenti stavano completando i rilievi dell’incidente, un nipote della donna, Giovanni, non ancora informato dell’accaduto, ha attraversato casualmente l’incrocio, facendo così la tragica scoperta. «Sembra incredibile – dichiara il famigliare della signora deceduta –, devo informare mio moglie Elena, che si prendeva cura di lei. Di sicuro mia zia passava di qui perché era stata al cimitero, alcuni anni fa era rimasta vedova (il marito si chiamava Ernesto, ndr). Ha sempre fatto la casalinga, si occupava della cura della casa e della famiglia. Non faceva parte di alcuna associazione o gruppo locale». Giuditta Carminati era nata il 28 agosto del 1939. Era vedova e non aveva figli. Viveva in via Portico a Bagnatica, paese di cui era nativa.

Secondo le parole di alcuni residenti, il luogo in cui si è verificato il drammatico investimento risulterebbe «poco sicuro, non è la prima volta che si verificano episodi di questo genere. Anche un mese fa era successo qualcosa, per fortuna non grave. La visibilità non è il massimo, soprattutto la sera. Dovrebbero mettere in sicurezza questa uscita sull’incrocio con viale Lombardia oppure mettere un senso unico. Bisogna intervenire prima che quanto successo oggi si ripeta».

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