Accoltellata a Milano, il bergamasco al gip: «Volevo colpire un dipendente di Unicredit». Il Gip convalida l’arresto: è pericoloso

IN TRIBUNALE. L’uomo ha confermato quanto ha detto subito dopo essere stato rintracciato dai carabinieri. Vincenzo Lanni, 59 anni, al Gip: «Lavoravo lì e mi hanno buttato fuori».

Milano

«Il mio obiettivo era colpire un dipendente Unicredit. Io lavoravo per Unicredit e sono stato buttato fuori. Mi sono appostato nel luogo dove è avvenuto il fatto con lo scopo di colpire il mondo della finanza presso cui ho lavorato» e «non la signora, spero stia meglio». Vincenzo Lanni ha giustificato così il folle gesto per cui ora è in cella, a San Vittore, con le accuse di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e porto abusivo d’armi. Tre giorni fa in piazza Gae Aulenti a Milano, dopo che giovedì scorso si era procurato un coltello e sabato aveva fatto un sopralluogo, ha pugnalato alla schiena Anna Laura Valsecchi, dipendente di Finlombarda scelta a caso, facendola finire in gravi condizioni in ospedale.

Cacciato dalla comunità

L’uomo, 59 anni, originario della Bergamasca e con problemi psichiatrici, nella mattinata di giovedì 6 novembre, nel ripetere al gip Rossana Mongiardo quanto aveva dichiarato al pm Cristina Ria, ha spiegato essere stato «cacciato» dalla comunità, in provincia di Varese, per lui «una famiglia», a seguito di un litigio con un altro ospite per «uno schiaffo» e di essere partito per Milano con «due opzioni, ovvero o mi richiamano dalla comunità o faccio questo per vendetta, per rivalsa verso chi mi ha» licenziato una decina di anni fa.

Come scrive la giudice nel provvedimento con cui ha convalidato il fermo e applicato il carcere, come chiesto dalla Procura, «ha raccontato i fatti con estrema lucidità e con la convinzione di aver agito correttamente, sentendosi vittima del sistema». Cosa che fa ritenere certi il pericolo di reiterazione del reato, la sua pericolosità sociale e «la sua completa incapacità di comprendere la gravità di quanto commesso».

Un piano preordinato

Un piano preordinato fin da quando, giovedì scorso, al suo arrivo nell’albergo non molto lontano dalla Stazione Centrale, ha comprato il coltello con cui ha poi inferto il colpo alla schiena della signora per poi andar via «a passo tranquillo», senza dare alcuna importanza alle telecamere che lo riprendevano. «Giudice - ha aggiunto - io ho la vita rovinata, sono passato dalla prospettiva di avere un futuro ad avere niente».

Nel 2015 Lanni era stato condannato a 8 anni di carcere e a tre di misura di sicurezza in una struttura protetta per aver accoltellato due anziani. Poi era tornato libero e aveva deciso di rimanere nella struttura nel Varesotto da dove più di una volta si era «si era allontanato volontariamente» «manifestando pensieri deliranti». Inoltre si vuole appurare il motivo per cui, nel 2023, quando gli venne trovato un coltello nello zaino alla stazione di Varese, è stato solamente denunciato a piede libero. La sua avvocatessa, Beatrice Lizzio, ha spiegato che sta valutando se chiedere o meno una nuova perizia alla giudice.

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