
(Foto di Bedolis)
LA NUOVA PIAZZA. Continuano i problemi di rifornimento dei materiali. Rota: «Difficile prevedere la fine dei lavori». Resta chiusa via per Orio.
I problemi di rifornimento dei materiali (nello specifico la carpenteria metallica) non sono stati ancora superati e il cantiere per la nuova piazza nel quartiere di Campagnola procede a rallentatore. Tanto che il Comune ha pubblicato un’ordinanza per prorogare le attuali disposizioni - e quindi, limitazioni - al traffico di un mese, come il restringimento di via Campagnola.
L’attuale assetto (che sarebbe dovuto decadere lo scorso 30 settembre) sarà in vigore fino al 31 ottobre, al netto di ulteriori modifiche in corso d’opera. Più di un residente si è chiesto quando i lavori, che sarebbero dovuti terminare a gennaio, saranno portati a termine. A inasprire gli animi, il fatto di non vedere operai al lavoro, davanti a una viabilità «complicata», con porzioni di cantiere delimitati dalle classiche reti che si aprono, tra le auto, su entrambi i lati della strada, nel già articolato incrocio tra le vie San Giovanni Bosco, Campagnola, Gasparini e per Orio.
«Difficile stabilire con esattezza quando si riuscirà a chiudere il cantiere, l’obiettivo è febbraio del prossimo anno»
Alcune parti del progetto (da 1 milione di euro) messo a punto dal Comune sono state portate a compimento, come una sezione della nuova pavimentazione in porfido lungo l’attraversamento pedonale che collegherà lo spazio antistante il monumento all’Alpino con via Gasparini. «È stata pubblicata l’ordinanza di proroga per la viabilità, ma i lavori stanno continuando dove possibile, gli operai sono al lavoro – fa il punto l’assessore ai Lavori pubblici Ferruccio Rota –. Stiamo ancora aspettando la carpenteria metallica che riguarda le due passerelle da posizionare nella zona del monumento agli Alpini e davanti alla chiesa di San Giovanni Battista, a scavalco del Morla. Difficile stabilire con esattezza quando si riuscirà a chiudere il cantiere, l’obiettivo è febbraio del prossimo anno. A breve darò una risposta più completa».
Lo scorso agosto il cantiere è stato sospeso, proprio per le difficoltà da parte dell’impresa incaricata dal Comune nella fornitura del materiale previsto da progetto che punta a «migliorare la vivibilità dell’area e offrire ai cittadini un nuovo spazio di incontro e socialità». Un cantiere inaugurato (dopo più di un rinvio) lo scorso aprile, quando il quartiere già aveva dovuto imparare a convivere con la nuova viabilità.
Fino al 31 ottobre, quindi, ecco le principali modifiche: divieto di transito in via Gasparini da e verso Boccaleone, senso unico alternato in via San Giovanni Bosco e in via Campagnola, e la chiusura di via per Orio. Il tutto accompagnato dalla limitazione di velocità a 30 km orari
Modifiche raccontate anche sul portale del Comune «Bergamo2030» dove la prima fase dell’intervento di riqualificazione della piazza viene data per «conclusa» (il termine sarebbe stato lo scorso 30 settembre). L’ordinanza pubblicata da Palafrizzoni di fatto conferma l’assetto viabilistico attuale, un quadro appesantito dalla chiusura di via per Orio, necessaria per consentire a Rfi di eseguire i lavori per la costruzione della galleria ferroviaria (anche se nella via, da anni, è in vigore una Ztl, non monitorata da telecamere e quindi spesso violata, con divieto di ingresso in città). Fino al 31 ottobre, quindi, ecco le principali modifiche: divieto di transito in via Gasparini da e verso Boccaleone, senso unico alternato in via San Giovanni Bosco e in via Campagnola, e la chiusura di via per Orio. Il tutto accompagnato dalla limitazione di velocità a 30 km orari. Un limite che, a lavori in corso, sarebbe comunque difficile superare.
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