Capitale della Cultura, il 19 dicembre il gran finale: cerimonia al Donizetti e festa sul Sentierone

BERGAMO BRESCIA 2023. Il 19 dicembre la cerimonia di chiusura con le istituzioni al Donizetti e al Teatro Grande. Sul Sentierone una festa pop con dj set, video e animazione. In palinsesto ancora due mesi ricchi di iniziative.

La data è quella del 19 dicembre. Il giorno in cui Bergamo e Brescia, insieme anche in questa occasione, tireranno le somme di un anno di Capitale italiana della Cultura. Nulla a che vedere con i scintillanti festeggiamenti della cerimonia inaugurale, quando ventimila persone affollarono il centro di Bergamo bassa, sfidando il gelo di fine gennaio per assistere al grande show ideato dal direttore artistico della Fondazione Donizetti, Francesco Micheli, tra parate, canti, balli e fuochi d’artificio. Stavolta si è scelto di tenere un profilo più basso.

Dentro e fuori il Donizetti

Con le iniziative di fine anno ancora in corso – alcune delle quali proseguiranno nei primi mesi del 2024 – l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere il 2023 e tutti gli eventi che si porta appresso con un momento istituzionale al Donizetti, seguito da una festa più popolare sul Sentierone. Analoga scelta ha fatto Brescia. Serata con le istituzioni al Teatro Grande e qualche evento di piazza, senza esagerazioni. Ospiti delle serate bergamasca e bresciana saranno due ministri in rappresentanza del governo. Scontata la presenza del titolare del dicastero della Cultura, Sangiuliano, che dieci mesi fa venne a Bergamo a dare il via all’anno della Capitale mentre il presidente Mattarella fu accolto a Brescia. Ancora da stabilire il nome del secondo ministro ospite. La cerimonia di chiusura vedrà anche il simbolico passaggio di consegne del titolo di Capitale italiana della Cultura da Bergamo e Brescia a Pesaro. Nel corso della cerimonia tra i velluti rossi del Donizetti si farà un bilancio del lavoro fatto, una sorta di restituzione alla città di 12 mesi di eventi e non solo. Capitale della Cultura 2023 si è contraddistinta per un ricco e multiforme palinsesto, ma è stata anche l’occasione per avviare o portare a compimento opere pubbliche: dal rinnovamento dell’Accademia Carrara all’avvio del cantiere della nuova Gamec, dal restauro di Casa Suardi al recupero dei primi piani di Palazzo della Libertà.

Festa sul Sentierone

Fuori dal teatro, sul tratto prospiciente del Sentierone, la sera del 19 dicembre si farà festa. Saranno allestiti palchi di piccole dimensioni per dj set e momenti di intrattenimento. E saranno proiettati video e immagini per raccontare i momenti più salienti dell’avventura della Capitale. Quella stessa sera, al Teatro Sociale, con inizio alle 20,30, sarà possibile assistere al concerto «Blues & Bach: the music of John Lewis», inserito nella Stagione dei teatri della Fondazione Teatro Donizetti, sotto l’egida di Bergamo Jazz. Un incontro tra jazz e musica classica attraverso la rilettura da parte del trio del pianista Enrico Pieranunzi e dell’Orchestra filarmonica italiana di alcune composizioni di John Lewis, leader dello storico Modern Jazz Quartet. «Blues and Bach» renderà omaggio all’arte compositiva di Lewis, a poco più di due decenni dalla sua scomparsa, attraverso brani rielaborati e orchestrati per l’occasione.

Le iniziative continuano

La giornata del 19 dicembre non mette la parola fine alle iniziative di Capitale della Cultura 2023, a Brescia come a Bergamo. Gli ultimi mesi sono ricchi di eventi. A ricordarlo è l’assessore alla Cultura, Nadia Ghisalberti: «La Capitale – dice – va oltre quella data, con iniziative importanti e di qualità. Mentre noi stiamo già lavorando al 2024, gli appuntamenti pensati per il 2023 sono ancora tanti. E per farli conoscere abbiamo pensato a una campagna di comunicazione e social che prenderà il via a breve, dedicata al “Gran finale” di Bergamo Capitale della Cultura». Ci sono le mostre che continuano nel nuovo anno e quelle che iniziano ora, e poi i festival e le stagioni teatrali.

Qualche spunto, giusto per ricordare alcuni degli appuntamenti da non mancare. La mostra dedicata alla pittura e al melodramma, in Accademia Carrara, «Tutta in voi la luce mia. Pittura di Storia e Melodramma», vista da 10mila visitatori in un mese, non chiuderà il 14 gennaio ma resterà allestita sino al 25 febbraio. C’è tempo sino al 10 marzo per visitare l’esposizione che il Museo di Scienze Naturali dedica all’affascinante storia dell’esploratore bergamasco Costantino Beltrami, che 200 anni fa scoprì le sorgenti del Mississippi. Una mostra che, attraverso reperti unici, getta una nuova luce su Beltrami e racconta i nativi d’America da una prospettiva inedita. E ancora, è in arrivo, a cura del Museo delle Storie, l’esposizione dedicata alle Mura Venete e al progetto Unesco (dal primo dicembre nella Sala dei Giuristi, Palazzo del Podestà), atto finale dell’anno della Capitale della Cultura. Vedremo carte, quadri, documenti, armi e manoscritti, libri a stampa e tesori di una città-fortezza del Rinascimento. Senza dimenticare gli appuntamenti con il Donizetti Opera Festival e, più avanti, i concerti di Bergamo Jazz. Un anno della Cultura che sembra non voler finire.

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