Figlio e mamma malata truffati da un hotel fantasma a Rimini. Gara solidale: un soggiorno gratis

Tra i truffati dall’albergo inesistente anche un bergamasco che portava al mare la mamma malata. Ora l’offerta di una vacanza gratuita da un hotel di Milano Marittima. Si cerca la coppia.

l’amarezza di una truffa operata ai danni di centinaia di persone, vacanzieri convinti di trascorrere qualche giorno al mare, in hotel, ma l’hotel è «fantasma». Il caso dell’Hotel Gobbi, il due stelle di Marebello di Rimini, è ormai noto. Così come il fatto che anche dei bergamaschi siano stati truffati – caparra se non, in alcuni casi, saldo pagati ma, all’arrivo, nessuna camera disponibile ad aspettarli –, con una quarantina di posti disponibili a fronte di 500 prenotazioni.

Un dipendente di un hotel vicino a quello al centro della bufera aveva raccontato di aver visto i due, di Bergamo, disperati. Una coppia che, però, non è ancora stato possibile rintracciare. Ora la proposta di un soggiorno gratuito

Tra questi, anche una donna con suo figlio. La loro vicenda era stata raccontata dal Corriere Romagna e presto è scattata una gara di solidarietà, con l’ultima offerta arrivata proprio giovedì 18 agosto: una settimana gratis in hotel, a Milano Marittima.Già, perché scoprire di non potersi godere i propri giorni di ferie così come sognato e pagato è deludente per tutti, figuriamoci per un figlio che porta la propria mamma al mare, magari l’ultima insieme, vista la grave malattia della donna.

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Un dipendente di un hotel vicino a quello al centro della bufera aveva raccontato di aver visto i due, di Bergamo, disperati. Una coppia che, però, non è ancora stato possibile rintracciare. «Appena ho letto la loro storia sono rimasta molto male – spiega Annalisa Pittalis, titolare dell’Hotel Santiago, tre stelle di Milano Marittima –: con tutto il cuore offro a questa mamma e al suo figlio, dal giorno 28 agosto, un soggiorno in pensione completa compreso ombrellone e due lettini, gli cedo il mio personale. Se volessero tornare in riviera, gli regalo una settimana: vorrei che potessero dimenticare questa brutta storia, che mantenessero un bel ricordo del nostro mare».

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