Furti in abitazione: In 5 anni +26%. Dieci casi al giorno

I DATI . Nel 2024 quasi 3.600 denunce nella Bergamasca. Sono cresciute di 739 rispetto al periodo pre-pandemia. Criminalità, Bergamo passa dal 44° al 45° posto in Italia.

È il dato dei furti nelle case a balzare all’occhio scorrendo i numeri bergamaschi dell’«Indice della criminalità 2025», il report del Dipartimento della pubblica sicurezza del Viminale diffuso come ogni anno dal «Sole 24 Ore».

Questo perché lo scorso anno (i dati si riferiscono al 2024) a Bergamo e provincia sono stati denunciati 3.580 furti in casa, con una media attorno a dieci ogni giorno (9,8 per la precisione). A colpire è però il raffronto con gli anni precedenti: nel report del 2024, con dati riferiti dunque al 2023, i furti nelle case erano stati 350 in meno dell’anno scorso.

Il raffronto con 5 anni fa

Ma, tornando al periodo precedente alla pandemia, vale a dire al report 2020 con i numeri del 2019, cinque anni fa le denunce di furti nelle case erano stati 2.841, vale a dire 739 in meno rispetto allo scorso anno. E con una crescita percentuale pari al 26%. Un dato che va controcorrente anche rispetto al numero dei furti in generale, che è invece diminuito, passando dai 16.288 del 2019 ai 15.444 del 2024 (in crescita però rispetto al 2023 di 908 denunce presentate).

In percentuale, i furti nella Bergamasca – stando al report – sono calati del 6,2% in cinque anni (a fare la differenza, in particolare, le denunce di furti di auto che, complice forse la tecnologia migliorata, sono diminuiti). Più in generale, nelle statistiche del Viminale Bergamo è scesa di una posizione, passando dal 44° al 45° posto a livello nazionale, mentre nel 2019 eravamo alla 46ª posizione. L’anno scorso sono stati denunciati nella Bergamasca in tutto 37.620 reati, 252 in più rispetto al 2023 e 842 in più rispetto al 2019. Il dato ogni centomila abitanti è invece salito da 3.299 a 3.378 denunce.

Milano in testa alla classifica

Al vertice della classifica delle 106 province italiane (in questo elenco più si è in alto e più è elevato l’indice di criminalità) c’è Milano, con oltre 225mila reati denunciati. Seguono Firenze, Roma, Bologna e Rimini. A livello lombardo, Brescia si piazza al 40° posto, in calo di 6 posizioni. Subito dopo Milano c’è però Pavia, con 22.007 delitti denunciati all’autorità giudiziaria dalle forze di polizia (+1,38%). Seguono Varese con 33.084 illeciti (+2,59%) e Monza e Brianza con 31.751 reati (+12,03%), che è la provincia che segna il maggiore incremento insieme a quella di Mantova (12.426, +4,81%). Sempre sul fronte della Bergamasca colpisce il dato – pari a zero per entrambi gli anni 2023 e 2024 – delle rapine in banca denunciate, mentre anche le rapine agli uffici postali sono state soltanto tre sia nel 2023 sia nel 2024. Un dato, quello delle rapine nelle banche e alle poste, non presente invece nel report del 2019 per un confronto. In generale, le rapine denunciate lo scorso anno sono state 464, pari a 321 ogni centomila abitanti, e in lieve crescita rispetto alle 308 del 2019 e alle 445 del 2023.

Raddoppiate le «rapine in abitazione»

Sono invece raddoppiate negli ultimi cinque anni le denunce catalogate come «rapine in abitazione», salite dalle 22 dell’ultimo anno prima della pandemia alle 41 dello scorso anno, passando per le 42 del 2023. Si tratta comunque, nella maggioranza dei casi, di furti in casa degenerati in rapine perché il ladro di turno è stato sorpreso dagli inquilini e ne sono conseguite minacce o violenze fisiche.

Praticamente costanti, invece, le «rapine sulla pubblica via»: erano 250 nel 2019 e sono salite a 265 nel 2024. In crescita anche le truffe o frodi informatiche nel raffronto tra gli ultimi cinque anni, ma in calo rispetto al raffronto 2023-2024: un dato in linea con la maggiore diffusione delle apparecchiature tecnologiche. Nel 2019 le denunce erano state 2.948, pari a 264 ogni centomila abitanti, ed erano salite già a 4.993 nel 2023, pari a 449 ogni centomila abitanti, ma sono scese a 4.365 l’anno scorso, con un dato ogni centomila abitanti tornato sotto quota quattrocento e pari a 391.

Droga ed estorsioni

Non da ultimo il dato della diffusione delle sostanze stupefacenti: le denunce sono scese dalle 402 del 2019 (pari a 36,2 ogni centomila abitanti) alle 373 dello scorso anno (33,5 ogni centomila abitanti). In crescita, invece, le estorsioni: cinque anni fa le denunce erano state 144, vale a dire 12,9 ogni centomila abitanti, mentre nel 2023 erano salite a 198 (17,8 ogni centomila abitanti) e oltre le duecento – 201 per la precisione –, con un raffronto ogni centomila abitanti pari a 18: a livello nazionale la posizione della nostra provincia relativamente alle truffe è comunque rimasta al 57° posto.

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