Il panettone artigianale sfonda il «tetto» dei 60 euro

Rincari. Panettone più salato a causa dei rincari energetici e delle materie prime. Anche il dolce tipico natalizio risente inevitabilmente dell’aumento dei costi, con i prodotti più ricercati che hanno ormai superato persino i 60 euro.

Se la media per un buon lievitato artigianale si attesta intorno ai 35 euro, con una crescita media vicina al 10% rispetto al Natale 2021, a preoccupare panettieri e pasticcieri bergamaschi sono i conti, che spesso non tornano. Nel contempo sono in aumento le richieste di pezzature da mezzo chilo o da 750 grammi, che permettono di risparmiare qualche euro. «Da mesi abbiamo subìto aumenti vertiginosi per quanto riguarda le bollette e le materie prime – conferma Massimo Ferrandi, presidente di Aspan Bergamo, l’associazione che raggruppa i panificatori bergamaschi -. Se è vero che il prezzo della farina è salito in maniera importante, da 0,60 a 1,1 euro al chilo, in proporzione incidono molto di più luce, gas, burro, uova, uvetta e canditi. Tentiamo di aumentare i prezzi il meno possibile per andare incontro ai nostri clienti ed è chiaro che nei nostri panifici si risparmia rispetto ai grandi capoluoghi, dove oggi è difficile trovare un panettone artigianale sotto i 45 euro».

«Se è vero che il prezzo della farina è salito in maniera importante, da 0,60 a 1,1 euro al chilo, in proporzione incidono molto di più luce, gas, burro, uova, uvetta e canditi»

Andrea Bonati, presidente del Capab, il consorzio artigiani pasticcieri bergamaschi, sottolinea come «non serve necessariamente aumentare i costi ma bisogna semmai organizzare meglio la produzione per aumentare la produttività e di conseguenza la marginalità. Come consorzio facciamo squadra anche per quanto riguarda gli acquisti di materie prime, in modo da calmierare il più possibile i costi».

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