Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 03 Ottobre 2025
In piazza per la Flotilla e Gaza, migliaia in corteo. Occupati i binari della stazione, lunga bandiera della pace in via Papa Giovanni - Foto e video
LA MANIFESTAZIONE. Anche a Bergamo in piazza migliaia di persone per il corteo a sostegno della «Global Sumud Flottilla» e della pace in Palestina nella mattinata di venerdì 3 ottobre. Almeno 10 mila i partecipanti per la Cgil di Bergamo.
Gli studenti delle scuole superiori bergamasche hanno aperto il corteo a sostegno della «Global Sumud Flotilla» e della pace in Palestina sulle note di «Bella Ciao» intorno alle 10 di venerdì 3 ottobre in centro a Bergamo. Il corteo, in occasione dello sciopero generale promosso da Cgil, Usb e altre sigle, ha preso il via da Piazza Matteotti e ha poi proseguito nel corso della mattinata in via via XX Settembre, piazza Pontida, largo Cinque Vie, via Quarenghi, via Paleocapa per arrivare in Porta Nuova dove sono previsti i discorsi istituzionali. A Palazzo Frizzoni i giovani hanno improvvisato un girotondo intonando l’invito «Palestina libera». Una parte dei manifestanti, quelli che fanno capo a Usb e Rifondazione comunista con numerosi studenti, si è diretta invece alla stazione e ha occupato i binari 1 e 2 ovest per Milano.
Il serpentone del corteo: almeno 10.000 i partecipanti a Bergamo. Video di Bedolis
Secondo gli organizzatori sarebbero circa 10 mila le persone - giovani, famiglie e lavoratori - che stanno partecipando alla manifestazione. Non ci sono al momento numeri ufficiali però dalla Questura di Bergamo. Il percorso è stato allungato per permettere a tutti di procedere e partecipare.
Gli slogan su cartelloni e nei cori
In piazza non solo i sindacati ma anche diversi gruppi che hanno già comunicato l’adesione, tra i quali Acli Bergamo, Rete pace e disarmo Bergamo, Pd Bergamo, Giovani Democratici Bergamo, Avs Bergamo, Anpi Bergamo, Arci Bergamo, Auser Bergamo, Sunia e Federconsumatori. Sono otto le ore di sciopero generale promosso dalla Cgil e rivolto a tutti i settori pubblici e privati. Tanti gli slogan che vengono richiamati dai megafoni e che si leggono sugli striscioni preparati dagli studenti e dai lavoratori. Messaggi di pace e di sostegno alle navi con gli aiuti umanitari diretti a Gaza e fermati dalle autorità israeliane ma anche legati ai temi del lavoro. «Si sta zitti quando i bambini dormono, non quando i bambini muoiono» scrive una ragazza su un cartellone di cartone. «Abbassate le armi, alzate i salari» dicono invece i lavoratori della sigla Usb Bergamo. E ancora: «Scendi giù, manifesta pure tu» (gli studenti), «Palestina Libera dal fiume fino al mare», «Ora e sempre Resistenza». Cori anche contro la premier Giorgia Meloni e il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini.
Sciopero generale: migliaia di studenti e lavoratori in piazza a Bergamo
Nella mattinata di venerdì 3 ottobre studenti e lavoratori sono scesi in piazza anche a Bergamo.
Binari dei treni occupati e traffico in tilt
Intanto si segnalano treni cancellati e ritardi da 20 minuti a oltre 5 ore alla stazione di Milano Centrale per lo sciopero generale in solidarietà alla Global Sumud Flotilla con ripercussioni anche su Bergamo. Stessa situazione alla stazione di Milano Garibaldi, con cancellazioni e ritardi fino a 50 minuti, e a quella di Milano Rogoredo, dove i ritardi raggiungono quasi le tre ore. I tabelloni luminosi avvisano i viaggiatori dello sciopero e li invitano a rivolgersi all’assistenza clienti per le informazioni al riguardo. Un gruppo di giovani ha anche occupato i binari della stazione dei treni di Bergamo: una parte dei manifestanti, circa un centinaio, giunti al termine della manifestazione, intorno alle 12, si è diretta invece alla stazione e ha occupato i binari 1 e 2 ovest per Milano. I manifestanti sono stati poi allontanati dalle Forze dell’ordine senza violenze o scontri e intorno all’una la situazione in piazzale Marconi è rientrata nella normalità.
Regolare il traffico aereo in arrivo e partenza dallo scalo di Orio al Serio nella prima parte della mattinata mentre sono preannunciati ritardi sui voli in partenza e arrivo nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio. Traffico completamente bloccato a Bergamo per il passaggio dei manifestanti e sulle principali direttive verso il centro città e anche Atb registra ritardi per i bus a causa dei rallentamenti.
Le tre bandiere a Palazzo Frizzoni
Palazzo Frizzoni ha esposto in mattinata uno striscione con rappresentate tre bandiere: palestinese, ucraina, della pace. «Gaza continua a essere un luogo martoriato, dove tutta la popolazione civile paga ogni giorno il prezzo più alto dell’invasione - ha dichiarato la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali –. Sono rimaste solo macerie e le persone che vi vivono sono ancora sotto attacco, condannate a un esilio forzato in campi profughi invivibili. Occorre lavorare con determinazione per arrivare a un cessate il fuoco, alla protezione della popolazione civile di Gaza, alla liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani, alla fine dell’occupazione illegale dei territori in Cisgiordania, all’accesso pieno e sicuro agli aiuti umanitari e al rispetto del diritto internazionale umanitario».

«Allo stesso tempo, non possiamo dimenticare che una guerra sanguinosa continua a colpire il continente europeo. In Ucraina la popolazione resiste da oltre tre anni a un’aggressione militare che ha seminato morte, distruzione e milioni di profughi. Alla comunità ucraina di Bergamo, numerosa e partecipe della vita della città, va la nostra vicinanza e la nostra solidarietà concreta. In queste ore anche la Flotilla, con a bordo donne e uomini impegnati a portare aiuti, è stata fermata in acque internazionali, in assoluto disprezzo delle regole di navigazione e con fermi ingiustificabili. Giorni fa ho scritto ai ministri della Difesa e dell’Interno per chiedere protezione per la missione, su cui si trova anche un giovane bergamasco. La sua presenza rende ancora più vicina la nostra preoccupazione. Difendere la vita, la dignità e la libertà di tutte le persone, la contrarietà ad ogni forma di violenza significa difendere i valori universali di umanità e giustizia».
«Per questo abbiamo scelto di esporre un grande striscione davanti a Palazzo Frizzoni, con rappresentate tre bandiere: la bandiera palestinese, segno di solidarietà con la popolazione civile di Gaza; la bandiera ucraina, per rinnovare la vicinanza a chi resiste a un’aggressione militare; la bandiera della pace, che tiene insieme entrambe, bussola e guida della nostra azione. È una scelta in continuità con l’ordine del giorno approvato a maggio dal Consiglio comunale e con le posizioni assunte dalla Giunta: la voce di Bergamo vuole restare chiara, dalla parte della pace giusta e duratura e della giustizia».
La preghiera delle Acli alla Grazie
In piazza Matteotti e lungo viale Papa Giovanni è invece stata distesa la bandiera della pace delle Acli di Bergamo che era stata esposta nei giorni scorsi sulle Mura di Città Alta.

(Foto di Bedolis)
«Con il groppo ancora in gola e la vicinanza alle famiglie dell’equipaggio della Flotilla, ci ritroviamo per un presidio non violento nel segno della preghiera», è il messaggio di Roberto Cesa, presidente delle Acli di Bergamo. Anche l’associazione aderisce alle manifestazioni di pace per la Palestina e la Global Sumud Flotilla e lo fa con un momento di preghiera, organizzato per le 13,30 alla Chiesa delle Grazie in viale Papa Giovanni XXIII aperto a tutti.
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