In piazza per la Flotilla e Gaza, migliaia in corteo. Occupati i binari della stazione, lunga bandiera della pace in via Papa Giovanni - Foto e video

LA MANIFESTAZIONE. Anche a Bergamo in piazza migliaia di persone per il corteo a sostegno della «Global Sumud Flottilla» e della pace in Palestina nella mattinata di venerdì 3 ottobre. Almeno 10 mila i partecipanti per la Cgil di Bergamo.

Gli studenti delle scuole superiori bergamasche hanno aperto il corteo a sostegno della «Global Sumud Flotilla» e della pace in Palestina sulle note di «Bella Ciao» intorno alle 10 di venerdì 3 ottobre in centro a Bergamo. Il corteo, in occasione dello sciopero generale promosso da Cgil, Usb e altre sigle, ha preso il via da Piazza Matteotti e ha poi proseguito nel corso della mattinata in via via XX Settembre, piazza Pontida, largo Cinque Vie, via Quarenghi, via Paleocapa per arrivare in Porta Nuova dove sono previsti i discorsi istituzionali. A Palazzo Frizzoni i giovani hanno improvvisato un girotondo intonando l’invito «Palestina libera». Una parte dei manifestanti, quelli che fanno capo a Usb e Rifondazione comunista con numerosi studenti, si è diretta invece alla stazione e ha occupato i binari 1 e 2 ovest per Milano.

Il serpentone del corteo: almeno 10.000 i partecipanti a Bergamo. Video di Bedolis

Secondo gli organizzatori sarebbero circa 10 mila le persone - giovani, famiglie e lavoratori - che stanno partecipando alla manifestazione. Non ci sono al momento numeri ufficiali però dalla Questura di Bergamo. Il percorso è stato allungato per permettere a tutti di procedere e partecipare.

Gli slogan su cartelloni e nei cori

In piazza non solo i sindacati ma anche diversi gruppi che hanno già comunicato l’adesione, tra i quali Acli Bergamo, Rete pace e disarmo Bergamo, Pd Bergamo, Giovani Democratici Bergamo, Avs Bergamo, Anpi Bergamo, Arci Bergamo, Auser Bergamo, Sunia e Federconsumatori. Sono otto le ore di sciopero generale promosso dalla Cgil e rivolto a tutti i settori pubblici e privati. Tanti gli slogan che vengono richiamati dai megafoni e che si leggono sugli striscioni preparati dagli studenti e dai lavoratori. Messaggi di pace e di sostegno alle navi con gli aiuti umanitari diretti a Gaza e fermati dalle autorità israeliane ma anche legati ai temi del lavoro. «Si sta zitti quando i bambini dormono, non quando i bambini muoiono» scrive una ragazza su un cartellone di cartone. «Abbassate le armi, alzate i salari» dicono invece i lavoratori della sigla Usb Bergamo. E ancora: «Scendi giù, manifesta pure tu» (gli studenti), «Palestina Libera dal fiume fino al mare», «Ora e sempre Resistenza». Cori anche contro la premier Giorgia Meloni e il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini.

Sciopero generale: migliaia di studenti e lavoratori in piazza a Bergamo

Nella mattinata di venerdì 3 ottobre studenti e lavoratori sono scesi in piazza anche a Bergamo.

Bedolis

Binari dei treni occupati e traffico in tilt

Intanto si segnalano treni cancellati e ritardi da 20 minuti a oltre 5 ore alla stazione di Milano Centrale per lo sciopero generale in solidarietà alla Global Sumud Flotilla con ripercussioni anche su Bergamo. Stessa situazione alla stazione di Milano Garibaldi, con cancellazioni e ritardi fino a 50 minuti, e a quella di Milano Rogoredo, dove i ritardi raggiungono quasi le tre ore. I tabelloni luminosi avvisano i viaggiatori dello sciopero e li invitano a rivolgersi all’assistenza clienti per le informazioni al riguardo. Un gruppo di giovani ha anche occupato i binari della stazione dei treni di Bergamo: una parte dei manifestanti, circa un centinaio, giunti al termine della manifestazione, intorno alle 12, si è diretta invece alla stazione e ha occupato i binari 1 e 2 ovest per Milano. I manifestanti sono stati poi allontanati dalle Forze dell’ordine senza violenze o scontri e intorno all’una la situazione in piazzale Marconi è rientrata nella normalità.

Regolare il traffico aereo in arrivo e partenza dallo scalo di Orio al Serio nella prima parte della mattinata mentre sono preannunciati ritardi sui voli in partenza e arrivo nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio. Traffico completamente bloccato a Bergamo per il passaggio dei manifestanti e sulle principali direttive verso il centro città e anche Atb registra ritardi per i bus a causa dei rallentamenti.

Le tre bandiere a Palazzo Frizzoni

Palazzo Frizzoni ha esposto in mattinata uno striscione con rappresentate tre bandiere: palestinese, ucraina, della pace. «Gaza continua a essere un luogo martoriato, dove tutta la popolazione civile paga ogni giorno il prezzo più alto dell’invasione - ha dichiarato la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali –. Sono rimaste solo macerie e le persone che vi vivono sono ancora sotto attacco, condannate a un esilio forzato in campi profughi invivibili. Occorre lavorare con determinazione per arrivare a un cessate il fuoco, alla protezione della popolazione civile di Gaza, alla liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani, alla fine dell’occupazione illegale dei territori in Cisgiordania, all’accesso pieno e sicuro agli aiuti umanitari e al rispetto del diritto internazionale umanitario».

«Allo stesso tempo, non possiamo dimenticare che una guerra sanguinosa continua a colpire il continente europeo. In Ucraina la popolazione resiste da oltre tre anni a un’aggressione militare che ha seminato morte, distruzione e milioni di profughi. Alla comunità ucraina di Bergamo, numerosa e partecipe della vita della città, va la nostra vicinanza e la nostra solidarietà concreta. In queste ore anche la Flotilla, con a bordo donne e uomini impegnati a portare aiuti, è stata fermata in acque internazionali, in assoluto disprezzo delle regole di navigazione e con fermi ingiustificabili. Giorni fa ho scritto ai ministri della Difesa e dell’Interno per chiedere protezione per la missione, su cui si trova anche un giovane bergamasco. La sua presenza rende ancora più vicina la nostra preoccupazione. Difendere la vita, la dignità e la libertà di tutte le persone, la contrarietà ad ogni forma di violenza significa difendere i valori universali di umanità e giustizia».

«Per questo abbiamo scelto di esporre un grande striscione davanti a Palazzo Frizzoni, con rappresentate tre bandiere: la bandiera palestinese, segno di solidarietà con la popolazione civile di Gaza; la bandiera ucraina, per rinnovare la vicinanza a chi resiste a un’aggressione militare; la bandiera della pace, che tiene insieme entrambe, bussola e guida della nostra azione. È una scelta in continuità con l’ordine del giorno approvato a maggio dal Consiglio comunale e con le posizioni assunte dalla Giunta: la voce di Bergamo vuole restare chiara, dalla parte della pace giusta e duratura e della giustizia».

La preghiera delle Acli alla Grazie

In piazza Matteotti e lungo viale Papa Giovanni è invece stata distesa la bandiera della pace delle Acli di Bergamo che era stata esposta nei giorni scorsi sulle Mura di Città Alta.

«Con il groppo ancora in gola e la vicinanza alle famiglie dell’equipaggio della Flotilla, ci ritroviamo per un presidio non violento nel segno della preghiera», è il messaggio di Roberto Cesa, presidente delle Acli di Bergamo. Anche l’associazione aderisce alle manifestazioni di pace per la Palestina e la Global Sumud Flotilla e lo fa con un momento di preghiera, organizzato per le 13,30 alla Chiesa delle Grazie in viale Papa Giovanni XXIII aperto a tutti.

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