Investito in via Autostrada martedì, addio allo storico professor Nava

L’insegnante, 80 anni, era stato travolto da un’auto martedì. Giovedì il decesso. Molto conosciuto, per decenni insegnò matematica al «Vittorio Emanuele II».

Non ce l’ha fatta il professor Pietro Nava, mancato giovedì a 80 anni, dopo essere rimasto vittima martedì scorso di un tragico investimento in via Autostrada, a pochi passi dalla sua abitazione. La sua scomparsa sta destando profondo cordoglio e grande partecipazione, in particolare fra le centinaia di studenti che sono cresciuti anche grazie ai suoi insegnamenti.

Per decenni Pietro Nava ha insegnato matematica all’istituto scolastico Vittorio Emanuele II e, anche una volta andato in pensione, ha continuato a coltivare la passione per i numeri e la statistica, collaborando con diverse organizzazioni, associazioni e l’Università di Bergamo.

«Papà non dimostrava la sua età, era molto giovanile ed un uomo piacevolissimo, con il quale stavi volentieri a parlare per ore e ore – ricorda commossa la figlia Sonja -. È una tragedia grandissima e non è accettabile perdere una persona cara in questo modo. Domenica ci siamo ritrovati per un momento conviviale con tutta la famiglia e due giorni più tardi è accaduto l’incidente, poi rivelatosi mortale». Pietro Nava era uscito di casa intorno alle 11 e si era incamminato verso le strisce pedonali in via Autostrada. Durante l’attraversamento è stato investito da una vettura condotta da un uomo residente in città, riportando lesioni gravissime. Sul posto erano intervenute un’ambulanza e un’automedica, era seguito il ricovero all’ospedale Papa Giovanni XXIII in terapia intensiva, ma purtroppo non è bastato a salvarlo.

Studioso e appassionato di statistica, portava avanti numerose collaborazioni e contribuiva alla stesura di volumi. «Proprio la mattina dell’incidente stava uscendo di casa per andare in copisteria a far rilegare la sua ultima opera dedicata alle Olimpiadi – fa presente la moglie Sandra -. Ha insegnato per tutta la sua lunga carriera in un’unica scuola, dedicando tutta la vita ai suoi alunni, che considerava come figli. Ci siamo conosciuti a Milano ai tempi dell’università ed eravamo sposati dal 1969, tanto che abbiamo festeggiato da poco i 50 anni di matrimonio. Ci ha sempre legato un grandissimo amore e tanta stima reciproca: mi mancherà moltissimo».

Fra gli studenti che hanno avuto la fortuna di seguire le sue indimenticabili lezioni è diffuso il cordoglio: «È stato il professore per antonomasia del Vittorio Emanuele – è il pensiero di Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo -. Ha sempre mostrato competenza e passione, dando lustro non solo all’istituto ma a tutta la scuola in generale, contribuendo a crescere intere generazioni che si sono poi affermate nel mondo del lavoro. Con severità tirava fuori il meglio dai suoi alunni, ai quali lasciava un ricordo indelebile sempre positivo». La salma del professor Nava non è stata ancora rilasciata dalla autorità competenti: non è quindi ancora stata stabilita la data del funerale.

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