Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 06 Novembre 2025
L’aggressore di Milano fermato due anni fa col coltello a Varese
LE INDAGINI. Vincenzo Lanni all’epoca era in libertà vigilata ma se la cavò con una denuncia. Sarà interrogato dal gip nella giornata di giovedì 6 novembre, migliora la donna ferita.
villa di serio
Tra le costanti del profilo criminale di Vincenzo Lanni ce n’è una su tutte: il coltello. Quando c’è stato bisogno di sfogare tutta la propria rabbia e frustrazione sulla prima persona che gli capitava a tiro, l’ex programmatore informatico di Villa di Serio ha sempre sfoderato un coltello.
Lo ha fatto quando ha aggredito due anziani pensionati in ad Alzano e Villa di Serio nell’agosto di 10 anni fa e lo ha rifatto lunedì mattina in piazza Gae Aulenti a Milano quando ha conficcato un coltello da cucina nella schiena di una dipendente di Finlombarda mentre stava andando al lavoro.
A Varese due anni fa
Tuttavia, le indagini condotte dai carabinieri di Milano e coordinate dal pm Maria Cristina Ria hanno permesso di scoprire che due anni fa Lanni fu fermato in stazione a Varese con un coltello nello zaino. Immediatamente rilasciato, fu poi denunciato a piede libero. A quell’epoca, l’uomo aveva da poco concluso i tre anni di misura di sicurezza in una struttura psichiatrica protetta, nello specifico la comunità di 4Exodus di Casale Litta, in provincia di Varese, ed era in libertà vigilata.
Un episodio a dire poco inquietante considerato, da un lato, il grave precedente che gli era costato la condanna a otto anni di reclusione per l’accoltellamento dei due pensionati seriani e, dall’altro, il fatto che in precedenza era stato giudicato socialmente pericoloso dal gup del tribunale di Bergamo che lo aveva giudicato all’esito di un giudizio con rito abbreviato. Pericolosità sociale poi esclusa in tempi recenti dal tribunale di sorveglianza. Va da sé, quest’ultimo provvedimento è finito nel mirino della Procura di Milano. Ma sono finiti sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti anche gli ultimi giorni trascorsi in carico alla comunità 4Exodus, dove era rimasto anche da libero sino a giovedì scorso, quando è stato allontanato per cattiva condotta.
Nuovo interrogatorio
Giovedì 6 novembre Lanni sarà interrogato dalla gip milanese Rossana Mongiardo. Dovrà decidere in ordine alla convalida del fermo e all’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. Per la cronaca, la Procura gli contesta il tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e porto abusivo d’arma, e cioè il coltello da cucina acquistato la scorsa settimana e poi utilizzato per l’aggressione. Proprio l’acquisto del coltello sarebbe la prova della premeditazione del gesto criminale dell’ex programmatore, ora assistito d’ufficio dall’avvocato Beatrice Lizzio. Nel corso dell’interrogatorio dinanzi al pm Ria, Lanni ha spiegato di aver scelto «un luogo simbolo del potere economico» e una donna a caso e che non conosceva, per colpire «il contesto» additato come il responsabile del suo licenziamento. Licenziamento che risale a oltre 10 anni fa.
Migliora la donna accoltellata
Nel frattempo, sono in via di miglioramento le condizioni della vittima dell’aggressione. Ieri, Anna Laura Valsecchi, 43 anni di Cernusco sul Naviglio, che lunedì ha subìto un delicato intervento chirurgico, è stata risvegliata e respira in autonomia. Tuttavia, resta ancora in prognosi riservata.
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