Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 26 Novembre 2025
Minacce di morte, calci e pugni alla ex: arrestato un uomo di 46 anni
IL CASO. Lo scorso 21 novembre la Polizia di Stato di Bergamo ha tratto in arresto un uomo di 46 anni, residente in provincia, ritenuto responsabile dei reati di stalking e maltrattamenti in famiglia ai danni della sua ex compagna.
Bergamo
L’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria, che ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.
Il provvedimento trae origine dalla denuncia presentata dalla vittima presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Treviglio, dove la donna ha riferito una serie di episodi di violenza fisica e psicologica subiti nel corso della relazione, durata circa quattro anni e progressivamente deterioratasi.
Telefonate e messaggi minacciosi
In un caso, non trovando la donna presso la sua abitazione, l’uomo si sarebbe introdotto nell’appartamento pur non avendo le chiavi, danneggiando mobili e suppellettili
La situazione è precipitata all’inizio del mese di agosto, quando la donna ha deciso di interrompere il rapporto. Da quel momento l’uomo avrebbe iniziato a perseguitarla con centinaia di telefonate, messaggi e vocali dai contenuti gravemente minacciosi, compresi espliciti messaggi di morte.
In un caso, non trovando la donna presso la sua abitazione, l’uomo si sarebbe introdotto nell’appartamento pur non avendo le chiavi, danneggiando mobili e suppellettili.
L’aggressione davanti a un minore
Trasportata all’ospedale di Romano di Lombardia, è stata dimessa con una prognosi di 60 giorni
La situazione è ulteriormente degenerata a metà novembre quando, dopo una lite telefonica, la vittima – accompagnata dal figlio (avuto da una precedente relazione) – si è recata a restituire all’ex compagno alcuni effetti personali rimasti presso la sua abitazione. Giunta sul posto, sarebbe stata aggredita con calci e pugni dall’uomo, il tutto davanti al minore. La donna è riuscita a rifugiarsi in auto e a mettersi in salvo. Trasportata all’ospedale di Romano di Lombardia, è stata dimessa con una prognosi di 60 giorni.
Presentatasi presso gli uffici del Commissariato di Treviglio, la donna ha trovato il coraggio di raccontare i fatti e proprio mentre i poliziotti, su delega della Procura, raccoglievano la sua deposizione riceveva numerose telefonate e messaggi di morte da parte dell’ex compagno.
L’intervento della Polizia di Stato con il coordinamento della Procura della Repubblica di Bergamo ha permesso di ricostruire rapidamente i fatti e di adottare le dovute misure a tutela della vittima, portando all’arresto in flagranza dell’uomo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA