
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 16 Maggio 2025
Ragazzi On the Road entra nell’ospedale di Bergamo: nuove esperienze post-incidente
LA NOVITÀ. Esperienze post-incidente e realtà senza filtri: si rafforza la collaborazione tra l’Asst Papa Giovanni XXIII e l’associazione Ragazzi On the Road.
Bergamo
Si rafforza la collaborazione tra l’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo e l’associazione Ragazzi On the Road, nel solco di un’alleanza educativa nata dentro la realtà e cresciuta tra corsie, reparti e volti. Entra nel vivo la fase operativa di un protocollo triennale che introduce una novità assoluta nel panorama formativo italiano: l’esperienza post-incidente, vissuta dai giovani accanto a chi sta affrontando un percorso riabilitativo dopo un trauma.
Coinvolti 80 giovani
L’obiettivo è estendere progressivamente il format a un numero sempre più ampio di giovani, offrendo loro esperienze educative autentiche, trasformative e profonde
Coinvolgerà in questa prima fase oltre 80 ragazze e ragazzi, selezionati per l’edizione estiva 2025 del progetto «On the Road» in provincia di Bergamo. Ma è solo l’inizio: l’obiettivo è estendere progressivamente il format a un numero sempre più ampio di giovani, offrendo loro esperienze educative autentiche, trasformative e profonde.
Il cuore di questa nuova fase è rappresentato da un modulo post-traumatico, coordinato da Lorenzo Ghilardi, che porterà i partecipanti a vivere alcune giornate su una carrozzina, affiancando pazienti ricoverati a Mozzo, nella sede della Riabilitazione Specialistica. Un’esperienza concreta, fondata sul confronto peer-to-peer con giovani che stanno affrontando un difficile cammino di rinascita, per generare consapevolezza, responsabilità e vicinanza. La seconda novità è l’avvio di un percorso di consapevolezza su tutti gli aspetti che derivano da un incidente sulla strada. Ai ragazzi sarà proposta, per iniziare, la partecipazione agli incontri del ciclo “Lezioni di vita” curati da Sergio Vedovati, responsabile del Coordinamento donazione e trapianti dell’Asst Papa Giovanni XXIII, per diffondere la cultura della donazione degli organi e dei trapianti.
I partecipanti vivranno alcune giornate su una carrozzina oltre a un percorso di consapevolezza sugli incidenti sulla strada
La vita in ospedale
L’ingresso in ospedale avviene già a bordo dei mezzi di soccorso Areu – 112, che accompagnano i ragazzi direttamente nel cuore dell’emergenza. Qui accedono alla shock room del Pronto Soccorso, dove osservano da vicino la gestione delle situazioni critiche, seguendo le équipe medico-infermieristica durante i turni reali.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto a Fra Mauro Mariani, cappellano dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, che 18 anni fa – insieme all’allora Direzione dell’Ospedale e al 118 – diede vita alle prime esperienze educative all’interno del Papa Giovanni. Fra Mauro ha precisato che l’iniziativa intende accompagnare la riflessione nei ragazzi, mai giudicare. Da quella intuizione, del giornalista Alessandro Invernici che per primo trasformò l’osservazione in racconto educativo e strutturò il modello insieme alle istituzioni sanitarie, è nato un format unico nel suo genere in Italia e in Europa. Un progetto che oggi mette i giovani davanti alla realtà, senza filtri, per imparare a vedere, comprendere e scegliere.
Fondamentale il sostegno della Fondazione Credito Bergamasco, che ha scelto di affiancare in modo particolare il modulo dedicato al post-incidente e alla riabilitazione. Alla conferenza stampa era presente Manuela Belotti, responsabile della Segreteria, Liberalità e Attività Culturali, che ha portato il saluto del presidente Angelo Piazzoli.
A portare la sua testimonianza sull’importanza di una corretta informazione ed educazione sui rischi della strada è stato S imone Cristinelli, che ha conosciuto la realtà della Riabilitazione specialistica come paziente per poi decidere di impegnarsi come volontario e testimonial anche dell’associazione Ragazzi On The Road. «Fin dal primo giorno in cui siamo stati accolti all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, abbiamo trovato una straordinaria disponibilità da parte della Direzione, dei medici e degli infermieri. La loro dedizione e professionalità nel coinvolgere i nostri ragazzi, sempre nel pieno rispetto della privacy, ha reso possibile un percorso educativo unico» dichiara Egidio Provenzi, presidente dell’associazione Ragazzi On the Road.
«Qui non si insegna con le parole, ma con la vita vissuta»
«Questo progetto nasce da un’intuizione semplice: mettere i giovani di fronte alla realtà, senza filtri, per aiutarli a comprendere le conseguenze delle proprie azioni. Vedere i ragazzi trasformarsi attraverso queste esperienze è la conferma che stiamo percorrendo la strada giusta. Qui non si insegna con le parole: si impara con gli occhi, con l’ascolto, con la vita vissuta accanto a chi lotta per ricominciare» sottolinea Alessandro Invernici, fondatore del format educativo e vicepresidente dell’associazione Ragazzi On the Road.
«L’Ospedale è da sempre aperto a proposte ed iniziative che aiutino a rafforzare la dimensione della prevenzione e la cultura della salute. Puntiamo a far comprendere ai giovani il rischio reale che si assumono al volante e l’importanza di comportamenti sicuri e rispettosi per sé e per l’altro», conclude Gianluca Vecchi, direttore amministrativo dell’Asst Papa Giovanni XXIII.
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