Scuola, oggi il protocollo per il nuovo anno. «Distanziamento flessibile e finestre aperte»

Il protocollo si sofferma invece su due tematiche che costituiscono la principale novità di questo inizio di anno scolastico: vista la diffusione dei vaccini, da settembre il distanziamento di un metro resta raccomandato ma in classe si potrà stare anche un po’ più vicini se le aule non sono sufficientemente grandi o se non si riescono a dividere in due le classi perché manca il personale.

«Basta diktat, «la scuola non si riapre per decreto». I sindacati della scuola sono in rivolta e si compattano contro l’obbligo del green pass per il personale e soprattutto contro le pesanti sanzioni previste per chi non si adegua: il mancato rispetto di vaccinazioni o tamponi è considerato assenza ingiustificata e dal quinto giorno scatta la sospensione per l’insegnante o il bidello con perdita della retribuzione. Mentre multe salate dai 400 ai 1.000 euro sono a carico dei prèsidi, in caso di mancato controllo, cioè se fanno entrare a scuola chi non è a posto con le nuove regole.

Il governo ha deciso in modo «unilaterale», nonostante il confronto aperto da tempo tra l’amministrazione e sindacati per trovare soluzioni utili a far ripartire la scuola in presenza, accusano con un documento unitario le sei sigle rappresentative di tutto il comparto (Cgil, Cisl e Uil, Snals e Gilda e l’Anief). È anche per questo che, «in una categoria già vaccinata al 90%, il provvedimento sta alimentando forti tensioni», avvertono, chiedendo un cambio di passo, e cioè che le soluzioni ai problemi siano trovate attraverso il dialogo e il confronto.

Intanto giovedì 12 agosto il Ministero dell’Istruzione, che ha annunciato l’assunzione di 42 mila insegnanti, presenterà il protocollo per l’avvio in sicurezza del nuovo anno scolastico. Le misure sono quelle già previste dal Comitato tecnico scientifico (Cts) in luglio. A parte gli obblighi in vigore lo scorso anno – come le mascherine per tutti dai sei anni in su e igiene delle mani, turni di ingresso scaglionati e percorsi il più possibile separati di ingresso e uscita, turni anche in mensa – il protocollo si sofferma invece su due tematiche che costituiscono la principale novità di questo inizio di anno scolastico: vista la diffusione dei vaccini, da settembre il distanziamento di un metro resta raccomandato ma in classe si potrà stare anche un po’ più vicini se le aule non sono sufficientemente grandi o se non si riescono a dividere in due le classi perché manca il personale. Insomma, un distanziamento più flessibile.

Poiché però soltanto una manciata di scuole ha provveduto ad acquistare filtri e altro materiale per garantire l’areazione dei locali il Ministero consiglia di incrementare il ricambio d’aria con sistemi meccanici, cioè aprendo le finestre. «Nelle aule scolastiche è opportuno tenere aperte leggermente e contemporaneamente una o più ante delle finestre e/o di eventuali balconi e la porta dell’aula in modo intermittente o continuo — si legge nel protocollo –. Questa misura può raggiungere la massima efficienza se le finestre, i balconi e le porte si trovano su entrambi i lati dell’aula (ventilazione incrociata) e dovrà essere adottata anche nelle giornate con avverse condizioni meteorologiche, rimodulando la frequenza e i periodi di apertura e limitando, allo stesso tempo, l’impatto delle condizioni meteo esterne» .

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