T2, passa l’impegno bipartisan: «Trovare i fondi per l’avvio»

IN REGIONE. Approvato l’Odg presentato dai consiglieri bergamaschi. Ora all’opera per reperire gli 1,7 milioni necessari per far partire i tram.

L’impegno formale, com’era nelle attese, alla fine è stato preso. L’ordine del giorno per chiedere alla Giunta Fontana di trovare le risorse per l’avviamento della T2 è stato approvato ieri in Consiglio regionale. Quando e come verranno reperiti i finanziamenti necessari a mettere in esercizio la nuova linea Teb per il tram da Bergamo a Villa d’Almè - stimati in 1,7 milioni per il 2026 e 5,4 milioni di euro fra il 2027 e il 2028 – lo si dovrà capire molto presto, nelle prossime settimane, considerando il completamento dei lavori fissato al 30 giugno e l’attivazione del servizio a settembre. Intanto, però, la politica bergamasca seduta tra i banchi del Pirellone ha dato prova di un’unità unanime (o quasi) per vincolare la Regione all’individuazione dei fondi. «La nuova linea T2 è la colonna vertebrale di una mobilità finalmente integrata tra la città e la Valle Brembana. Costruire l’opera è il primo passo, ma vigilare affinché Teb abbia il supporto necessario per far correre i treni e mantenere il sistema efficiente è l’unico modo per garantire ai bergamaschi un’alternativa reale al traffico stradale. Monitoreremo affinché questo investimento strategico sia accompagnato da un piano di gestione solido e duraturo», dichiarano i consiglieri Pietro Macconi, Alberto Mazzoleni e Michele Schiavi (Fratelli d’Italia).

Parla di «votazione positiva, che conferma la sintonia della politica bergamasca» Jonathan Lobati (Forza Italia), che osserva però in modo duro: «Ora ognuno si assuma le sue responsabilità - Teb, Provincia e Comune di Bergamo -, poi ovviamente Regione darà una mano. Ma basta scaricare il peso sugli altri. È stato fatto un errore, ora lo si risolva velocemente». Un «errore» che sembrerebbe dovuto a una comunicazione non tempestiva agli uffici regionali dei maggiori costi da coprire. Disguido che alla fine ha trovato soluzione - anche se per ora sulla carta - con la stesura in pochi giorni dell’Odg bipartisan e portato in aula durante la discussione del Bilancio.

«Pur coinvolti all’ultimo, con i colleghi di maggioranza abbiamo ritenuto di presentare un ordine del giorno per garantire ai bergamaschi un servizio di trasporto pubblico migliore», sottolinea Ivan Rota (Forza Italia).

Un lavoro, come detto, quasi all’unanimità. L’unico non allineato tra i consiglieri bergamaschi era Giovanni Malanchini (Lega), che di fatto non ha cambiato posizione. «Non ho partecipato al voto sulla Teb – ribadisce –. Ritengo che Regione debba fare la sua parte e che un’opera progettata debba partire, ma serve un ragionamento complessivo sul Trasporto pubblico locale. Ci sono molte zone della nostra provincia che hanno bisogno della massima attenzione e che soffrono per la presenza di servizi del tutto inadeguati. Non vorrei che la T2 costasse il taglio di qualche altro pullman in pianura o in montagna – rincara Malanchini –. Pertanto non può essere solo regionale l’intervento a copertura dei costi futuri della T2».

Soddisfatti anche i consiglieri di minoranza Davide Casati e Jacopo Scandella (Pd), che sollecitano tuttavia la Giunta regionale a tempi celeri nel recupero dei fondi: «Bene che sia stato approvato l’ordine del giorno bipartisan, ora serve che già da domani Regione Lombardia dialoghi con gli enti pubblici territoriali e trovi le risorse necessarie ad attivare il servizio».

La buona notizia è stata accolta anche da Teb. «Sono contento che i consiglieri abbiano compreso l’importanza del problema e abbiano dimostrato la volontà trasversale di risolverlo», commenta il presidente Filippo Simonetti, che conclude: «La soluzione la troveremo, speriamo solo in tempi rapidi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA