
Cronaca / Bergamo Città
Sabato 11 Ottobre 2025
Teleriscaldamento: la rete supera i 100 km. Oltre 40mila gli alloggi raggiunti
IL BILANCIO . Quasi finiti gli interventi previsti nel 2025. Il servizio arriverà a toccare il 90% degli edifici in città. Nel 2024 evitate 22mila tonnellate di anidride carbonica.
Il teleriscaldamento a Bergamo: una realtà virtuosa come poche altre, in Italia, ma pure in Europa. Entro la fine del 2025 il calore distribuito nelle case e negli edifici della città allacciati alla rete e proveniente da fonti non fossili arriverà a toccare la quota del 90%. Le previsioni di A2A danno prova di un processo di transizione ecologica intenso, partito nel 2003, ma che negli ultimi anni ha accelerato.
Le zone di Bergamo interessate dal teleriscaldamento
Frutto dell’investimento del Gruppo per ampliare la rete di condotti, ripartito nel 2022 con un piano lavori per realizzare ulteriori 22 km e che porteranno il sistema, con la fine del 2025, a superare i 100 km. Erano 97 km alla fine del 2024, a cui si aggiungono i 3,6 km posati quest’anno - e ormai quasi tutti completati - nelle vie Frizzoni, Camozzi, Marzabotto, del Lazzaretto, del Galgario, e ancora Pinetti, Furietti, Nullo, Mazzini, Pitentino, Gritti, Zanica, Torretta e SS. Maurizio e Fermo, per citarne alcune. Un conteggio a cui si sommeranno poi nel 2026 i 2,2 km di tubature che verranno collocate nell’area da via Corridoni alla zona dello stadio fino a via Crescenzi.
I risultati del teleriscaldamento
Risultati «tangibili» prima di tutto per l’ambiente. Da quando infatti oltre al termovalorizzatore di via Goltara di A2A la società può sfruttare anche il recupero del calore dei rifiuti bruciati nell’impianto Rea di Dalmine, le emissioni di CO sono state ridotte sensibilmente: nel 2024 sono state evitate oltre 22mila tonnellate di CO, che a regime diventeranno più di 31mila tonnellate.
I benefici per i cittadini
I benefici sono ovviamente anche per i cittadini, che hanno dovuto sopportare i disagi dei cantieri proseguiti tutto l’anno ma ora potranno godere del ritorno economico: «L’aumento del livello di fonti rinnovabili nella rete significa per gli utenti un conguaglio direttamente in bolletta. Oggi si aggira intorno ai 4 euro, ma con questi interventi potrebbe arrivare fino a 6 euro», spiega Luca Rigoni, amministratore delegato di A2A Calore e Servizi, che sul progetto di A2A in città commenta: «Abbiamo fatto un lavoro bellissimo. Quella di Bergamo è una delle reti più efficienti del parco italiano ed europeo nel recupero di energia».
I numeri degli edifici raggiunti dal teleriscaldamento
Ad oggi gli edifici serviti dal teleriscaldamento in città sono 864 e le famiglie 41.000, ma grazie al contributo del Rea di Dalmine - che è stato collegato alla città con una dorsale di 5,6 km - la società conta di raggiungere altri 11.000 appartamenti arrivando a più di 50.000 alloggi teleriscaldati.
L’impegno però non si arresta: «Stiamo iniziando a pianificare alcuni sviluppi futuri, soprattutto l’interconnessione tra la rete cittadina e il teleriscaldamento a Monterosso, che al momento è un’isola a sé», aggiunge Michele Rota, responsabile dello sviluppo del teleriscaldamento di A2A. Si parla di un tratto di 2-3 chilometri, ma che potrebbe concretizzarsi solo verso il 2030. Intanto però il Gruppo sta studiando altre azioni: «Insieme all’Università di Bergamo stiamo mappando il territorio per valutare se ci sono margini per altri recuperi di calore».
La collaborazione di A2A con il Comune
«Il teleriscaldamento è un’infrastruttura virtuosa - commenta Ferruccio Rota, assessore ai Lavori pubblici -. Quest’anno è stato particolarmente frenetico dal punto di vista dei lavori con l’implementazione di nuove dorsali che hanno creato qualche problema alla viabilità. Per questo dobbiamo ringraziare i cittadini, che hanno avuto pazienza nel sopportare i disagi, e così anche A2A, che è stata efficace ed efficiente nell’eseguire i lavori in tempi ridotti. Il risultato a cui siamo arrivati è ottimo - dice l’assessore -. Importante è stato anche il lavoro svolto insieme ad A2A sull’efficientamento energetico di 10 edifici scolastici. L’auspicio è che la collaborazione possa continuare, magari intervenendo su altre 10 scuole».
Il cammino con A2A nell’ottica della transizione green, afferma l’assessore alla Transizione ecologica Oriana Ruzzini, è essenziale anche per avvicinarsi all’obiettivo delle zero emissioni entro il 2030 prevista dal Climate City Contract firmato da Palazzo Frizzoni. «Il teleriscaldamento è una leva fondamentale, ed è un vantaggio anche in termini di sicurezza domestica, perché riduce dispersioni di gas e soprattutto l’acquisto e la manutenzione delle caldaie da parte dei cittadini», conclude.
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