Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 24 Novembre 2025
Violenza di genere: «Imprese lombarde poco sensibili». La denuncia della Cisl
LA RICERCA. Le aziende lombarde non stanno ancora affrontando in modo adeguato il tema delle violenze e molestie nei luoghi di lavoro.
Bergamo
È quanto emerge dalla ricerca «Prevenzione e contrasto alle violenze e molestie nei luoghi di lavoro», promossa da Cisl Lombardia e realizzata da BiblioLavoro, che ha coinvolto 428 Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) attivi in altrettante imprese, per un totale di oltre 336 mila addetti.
L’indagine descrive uno scenario critico: scarsa prevenzione, poca formazione, bassa consapevolezza nelle aziende e un clima che, in molti casi, non favorisce la denuncia degli episodi di violenza o molestia.
«Le aziende devono garantire luoghi di lavoro sicuri e rispettosi della dignità»
«Il tema è di drammatica attualità e richiede attenzione immediata – dichiara Roberta Vaia, segretaria Cisl Lombardia –. La ricerca mostra carenze importanti, soprattutto sul fronte della prevenzione e della tutela delle persone coinvolte. Colpisce che circa la metà delle imprese non consideri ancora violenze e molestie come un rischio da inserire nel Documento di valutazione dei rischi. È urgente ampliare la formazione per Rls e lavoratori, e mettere il tema al centro anche della contrattazione di secondo livello. È indispensabile che le aziende si assumano la responsabilità di garantire luoghi di lavoro sicuri, inclusivi e rispettosi della dignità di ogni individuo».
A rendere il quadro ancora più preoccupante ci sono i dati Inail: nel 2023 in Italia sono stati registrati 6.813 casi di aggressioni o minacce riconosciuti come infortuni sul lavoro, con un aumento dell’8,6% rispetto al 2022. In Lombardia si concentra il 18,2% dei casi. Tra le donne l’incremento è ancora più significativo: +14,6%.
I principali risultati della ricerca
Prevenzione quasi assente
Nel 63,6% delle imprese non sono stati adottati interventi o misure specifiche per prevenire, gestire o contrastare molestie e violenze.
Valutazione dei rischi insufficiente
Il 52,5% delle aziende non ha inserito nel Dvr la valutazione del rischio correlato a violenze e molestie.
Percezione del rischio
Nel 15% dei luoghi di lavoro il rischio è considerato “abbastanza” o “molto alto”.
Management poco consapevole
La consapevolezza dei livelli apicali è ritenuta «assente» nel 18% dei casi e «bassa» nel 39%. Solo il 10,3% mostra una consapevolezza «molto alta».
Procedure di segnalazione deboli
Nel 19,9% delle aziende non esistono procedure formali o informali di segnalazione. Nel 41,1% dei casi, le procedure esistono ma sono giudicate inadeguate.
Lavoratori poco informati
La consapevolezza delle lavoratrici e dei lavoratori è ritenuta “assente o bassa” nel 57,7% delle imprese.
Clima ostile alla denuncia
Nel 49,1% delle aziende manca un ambiente che incoraggi la segnalazione di episodi di violenza o molestia.
Formazione insufficiente
Il 52,3% degli Rls segnala l’assenza totale di iniziative formative dedicate al tema.
Contrattazione di secondo livello marginale
Solo il 9,5% delle imprese ha accordi specifici in materia di violenze e molestie.
Il campione analizzato
Gli Rls coinvolti hanno un’età media di 50 anni; nel 52,6% dei casi operano in grandi imprese con più di 250 dipendenti e il 72,5% sono uomini. Le aziende rappresentate coprono tutti i principali settori economici lombardi: agricoltura, turismo e ristorazione, commercio, finanza, comunicazione e ICT, edilizia, energia e ambiente, industria manifatturiera, pubblica amministrazione, sanità, trasporti e logistica.
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