Baby gang, 12enne aggredito e rapinato del telefonino

PRESEZZO. Domenica pomeriggio al parco di via Giotto. Un nordafricano lo ha fatto cadere a terra e lo ha preso per il collo, minacciandolo poi di morte.

Aggredito e rapinato del cellulare al parco, in pieno giorno. È successo domenica pomeriggio 18 febbraio a un ragazzino di Presezzo che si era ritrovato con un gruppo di amici, tutti della stessa età, per giocare a calcio. I ragazzi, circa una decina, si erano dati appuntamento, come spesso fanno, al parco di via Giotto, in una zona residenziale del paese, alle 15,15.

Alcuni di loro stavano giocando a pallone, mentre altri erano seduti su una panchina a giocare con i cellulari, quando sono arrivati quattro ragazzi più grandi. Due avevano il volto coperto con un passamontagna. Tre di loro si sono seduti su una panchina poco distante, mentre il quarto, un nordafricano di circa 17 anni, di corporatura robusta, si è avvicinato al gruppo di ragazzini a chiedere l’orario.

«Noi gliel’abbiamo detto e lui si è allontanato – hanno raccontato i dodicenni –. Poco dopo però è tornato chiedendoci, in modo aggressivo cosa avessimo da guardare». I ragazzini, che hanno cominciato a preoccuparsi, hanno risposto che stavano solo giocando tra loro, ma a quel punto il giovane nordafricano avrebbe richiamato con un gesto uno dei ragazzi con il passamontagna e poi strappato dalle mani il cellulare, un iPhone XR, al ragazzino di 12 anni, che era seduto sulla panchina, facendolo alzare in piedi. Con uno sgambetto lo ha fatto cadere a terra e, dopo averlo afferrato per il collo, l’ha minacciato di morte se non gli avesse rivelato il pin del cellulare, mentre gli altri ragazzini assistevano spaventati alla scena. Una volta preso il telefonino e venuti in possesso del pin, i 4 ragazzi sono scappati a piedi lungo via Giotto e poi si sono allontanati a bordo di un’auto che li attendeva all’incrocio con via Baserghe.

Nel frattempo i ragazzini, molto agitati e in lacrime per lo spavento, hanno allertato i genitori che hanno chiamato il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ponte San Pietro, che hanno raccolto la denuncia del ragazzo derubato. A quanto pare, però, prima dell’aggressione in via Giotto, lo stesso giovane marocchino avrebbe tentato di rubare il cellulare a un gruppo di ragazzini di 16 anni nei pressi della scuola primaria. In questo caso, si sarebbe avvicinato con la scusa di chiedere loro il cellulare in prestito per una chiamata. Il gruppo di amici, però, si è subito insospettito e tutti sono velocemente scappati in bicicletta. Questi due episodi fra l’altro sarebbero stati preceduti da un altro caso di violenze e minacce, sempre con l’obiettivo di sottrarre smartphone ad altri ragazzi del paese.

Le reazioni

«Siamo molto preoccupate – hanno detto le mamme che, nel frattempo, si sono riunite al parco di via Giotto –. Dobbiamo avere paura non solo a mandare in giro i nostri figli per le vie del paese, ma anche sapendoli in un parco».

«Il problema sicurezza esiste un po’ ovunque, ma niente allarmismi – ha dichiarato il sindaco Paolo Alessio –. Già da domani parlerò con gli agenti di Polizia locale per aumentare i controlli sul territorio, anche in collaborazione con le forze dell’ordine. Dalla tarda primavera, inoltre, riprenderanno i servizi di pattugliamento serale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA