
La salute / Bergamo Città
Domenica 27 Aprile 2025
Il lavoro dell’Ats contro le patologie amianto correlate
CONTROLLI E FOLLOW UP. Ancora oggi possono esistere dei soggetti potenzialmente esposti a tale materiale, considerando ad esempio i lavoratori addetti alle attività di bonifica.
Sebbene l’amianto non sia più utilizzato da oltre trent’anni, ancora oggi osserviamo casi di patologie correlate all’esposizione a tale materiale. Questo è possibile perché il tempo che intercorre fra l’esposizione ad amianto e la comparsa di manifestazioni cliniche è molto lungo, e per le forme tumorali può addirittura superare i 40 anni. Ancora oggi possono esistere dei soggetti potenzialmente esposti a tale materiale, considerando ad esempio i lavoratori addetti alle attività di bonifica.
Il personale della Struttura complessa Prevenzione e Sicurezza Ambenti di lavoro (Psal) di Ats Bergamo analizza ogni anno circa 1.300 piani di bonifica di materiale in amianto nella nostra provincia, dando indicazioni preventive, ove necessario, per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori addetti a tali attività e della popolazione. Inoltre, effettua indagini di Polizia Giudiziaria sui casi di malattia professionale denunciati ed opera la sorveglianza epidemiologia, monitorando le patologie correlate all’esposizione ad amianto attivando opportune indagini per ricostruire e le modalità di esposizione.
Le patologie da amianto
Le patologie correlate all’amianto sono classificabili in due macrocategorie:
1 - Patologie non neoplastiche che comprendono placche, ispessimenti pleurici e asbestosi. Sono espressione di avvenuta esposizione e conseguente «deposito» di fibre di amianto nell’apparato respiratorio: hanno una progressione lenta e raramente associata a sintomatologia, se non nei casi più gravi;
2 - Tumori che comprendono mesotelioma, carcinoma polmonare, tumori del tratto gastrointestinale, carcinoma della laringe e alcuni tumori dell’ovaio. Le patologie tumorali trovano nel mesotelioma la forma più rappresentata e più specificatamente connessa con l’esposizione ad amianto, tanto da essere considerato un evento sentinella per pregresse esposizioni. Il tumore polmonare insorge, invece, in casi in cui è presente un’importante esposizione ad amianto, associata all’abitudine al fumo. I tumori del tratto gastro enterico, della laringe e dell’ovaio sono molto più rari e, per alcuni, la correlazione con l’amianto è ancora oggetto di approfondimento.
Che cosa è l’amianto
L’amianto è un minerale naturale a struttura fibrosa, con buone proprietà fonoassorbenti e termoisolanti e anche molto economico: per questo è stato largamente utilizzato in passato in innumerevoli applicazioni industriali ed edilizie. Con il tempo, però, tale materiale si è rivelato nocivo per la salute dell’uomo per la sua proprietà di rilasciare fibre che, se inalate, possono provocare patologie gravi ed irreversibili a carico dell’apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose, soprattutto la pleura (mesoteliomi).
L’amianto è sicuramente pericoloso soltanto quando può disperdere le sue fibre nell’ambiente circostante
L’amianto, quindi, è sicuramente pericoloso soltanto quando può disperdere le sue fibre nell’ambiente circostante. I dati derivanti dalla sorveglianza sanitaria effettuata dai medici competenti nell’anno 2023, indicano che in provincia di Bergamo sono circa 2.000 i lavoratori potenzialmente esposti ad amianto (addetti alle attività di bonifica) e di questi circa 1.600 sono stati visitati. Non possiamo quantificare esattamente il numero dei lavoratori esposti ad amianto nel passato.
Molteplici sono le attività di prevenzione svolte da Ats Bergamo in tema di amianto: vigilanza sulle attività di bonifica (circa 1.300/anno); indagini di polizia giudiziaria sulle malattie professionali denunciate; sorveglianza epidemiologica sui tumori
Sappiamo che 4.104 lavoratori residenti in provincia di Bergamo, hanno dichiarato all’Inail di essere stati esposti per ottenere i benefici pensionistici. Tali lavoratori possono accedere volontariamente a sorveglianza sanitaria presso le Unità operative ospedaliere di Medicina del lavoro, che in provincia di Bergamo è presente nell’Asst Papa Giovanni XXIII. La sorveglianza sanitaria per i soggetti ex esposti è gratuita. Per favorire l’adesione alla sorveglianza sanitaria da parte dei soggetti ex esposti ad amianto, Ats Bergamo nel 2022 ha coinvolto anche i medici di Medicina generale, inviando a ciascuno di loro la lista dei propri assistiti per i quali risultava un’esposizione ad amianto. Questo tipo di sorveglianza sanitaria prevede l’adozione di uno specifico protocollo clinico ed anche un counselling per smettere di fumare, in quanto il fumo di sigaretta aumenta molto il rischio di tumore del polmone nei soggetti con pregressa esposizione ad amianto. Molteplici sono le attività di prevenzione svolte da Ats Bergamo in tema di amianto: vigilanza sulle attività di bonifica (circa 1.300/anno); indagini di polizia giudiziaria sulle malattie professionali denunciate; sorveglianza epidemiologica sui tumori.
Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo spiega: «La continuità nella sorveglianza ed indagine è uno degli aspetti di maggior rilievo dell’attività di Ats Bergamo: in questo modo è possibile tutelare la Salute sia dei lavoratori che di tutti i cittadini, attraverso un impegno sinergico con gli stakeholder coinvolti e le professionalità che essi esprimono. Verificare le condizioni di chi ha lavorato in settori a rischio, attivando l’opportuna presa in carico, è un dovere che ci impegna con responsabilità, ed un segno concreto dell’attenzione che Ats Bergamo riserva al proprio territorio».
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