Aggredito in negozio ad Antegnate, la figlia: «Perché colpirlo?»

La tabaccheria storica Angelo Brescianini di 69 anni sorpreso alle spalle da uno sconosciuto con il coltello nella sua tabaccheria: il malvivente si è poi dato alla fuga in bicicletta. Non ha rubato niente.

«Se l’accoltellatore di mio padre avesse voluto fare una rapina non lo avrebbe preso alle spalle e colpito alla gola, ma avrebbe puntato subito alla cassa. Non riesco a immaginarmi il motivo dell’accaduto». Questa la considerazione di Nadia Brescianini, la figlia di Angelo, 69 anni, tabaccaio di Antegnate assalito e ferito nel pomeriggio di venerdì 20 maggio nel suo negozio da uno sconosciuto che gli ha inferto un taglio alla gola che fortunatamente non ha reciso arterie importanti.

La dinamica

Tragedia sfiorata ieri poco dopo le 17 in via Manara, il tratto della ex statale Soncinese che attraversa il centro abitato del paese. Nella storica tabaccheria, della quale è titolare Rossella Bianchi, la moglie dell’uomo ferito, si trovava solo Angelo Brescianini, essendo la donna impegnata altrove per altre commissioni. D’un tratto nella tabaccheria è entrato un tipo dalla carnagione olivastra, di corporatura minuta, con in testa il cappuccio di una felpa a maniche lunghe e sul viso una mascherina bianca. L’individuo ha chiesto di acquistare una bottiglietta d’acqua al tabaccaio, che prontamente si è recato verso la zona frigo per prendere quanto voluto dal cliente. Nel ritornare al banco e verso la cassa, il 69enne è stato preso alle spalle dal malvivente che, con la lama di un coltello, gli ha procurato l’ampia ferita alla gola. Il tabaccaio ha cercato di difendersi dal suo aggressore e nella brevissima colluttazione ha riportato anche un taglio alla mano destra. Il feritore, senza alcun bottino, è infine uscito di corsa dalla tabaccheria, lasciando sanguinante, in modo copioso, il 69enne.

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I testimoni

La fuga dell’aggressore è stata vista da Cinzia Bosio, collaboratrice di una vicina agenzia d’assicurazione, che in quel frangente stava uscendo dal confinante bar: «Ho guardato verso la tabaccheria e ho notato il tipo in questione che usciva e saliva su una bici, con la quale si è allontanato rapidamente in direzione nord, imboccando una via laterale. Non ho dato peso all’episodio ma solo quando ho visto la presenza dei soccorritori e dei carabinieri sono venuta a sapere cosa aveva combinato il soggetto».

I soccorsi e le indagini

A lanciare l’allarme al 112 è stata la figlia del tabaccaio, che abita nell’appartamento sopra il punto vendita. Sul posto sono arrivate un’ambulanza e un’autolettiga, il cui personale ha prestato le prime cure del caso al ferito. In seguito è giunta anche l’eliambulanza che ha poi preso in carico il 69enne, rimasto sempre cosciente, trasportandolo all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo dove è stato trattenuto precauzionalmente. Due pattuglie dei carabinieri di Calcio sono intervenute per i rilievi e perlustrare la zona alla ricerca dell’aggressore. Le indagini dei militari si avvalgono delle testimonianze raccolte, ma anche delle immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza, poste proprio di fronte alla tabaccheria. Sul luogo dell’aggressione è arrivato anche il sindaco Maria Angela Riva.

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