Brignano, piantagione di marijuana scoperta in una corte storica

IL BLITZ. È stata segnalata da addetti alle pulizie nell’immobile disabitato. In serre 130 piante alte più di 1,5 metri e 45 kg di stupefacente confezionato.

Un’attività per la coltivazione, l’essicamento e l’imbustamento di marijuana è stata scoperta martedì a Brignano Gera d’Adda in una corte storica disabitata che si trova fra via Visconti e via Giuseppe Verdi, nel centro del paese di fronte al fossato di Palazzo Visconti.

Le stanze trasformate in serre

Tutte le stanze al primo piano erano state trasformate in serre dotate di apposite lampade per mantenere la marijuana alla temperatura necessaria per favorirne la crescita e la successiva essiccazione: sono circa 130 le piante scoperte alte più di un metro e cinquanta. Al piano terreno si trovavano invece le cime di marijuana già raccolte e impacchettate in buste di plastica: sono circa 45 i chilogrammi ritrovati a cui vanno aggiunti anche alcuni chilogrammi di hashish non però prodotti sul posto ma semplicemente stoccati.

Secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Treviglio che stanno indagando sul caso, l’attività si era insediata ormai da mesi nella corte storica i cui proprietari, ignari di quanto stava accadendo nel loro immobile, sono residenti a Milano.

La segnalazione dai custodi

A scoprire la piantagione sono stati i custodi che saltuariamente si recano alla corte per effettuare lavori di manutenzione. Difficile capire come chi sta dietro alla coltivazione di droga riuscisse a entrare nell’immobile disabitato. Proprio per evitare intrusioni la proprietà anni fa aveva provveduto a far sbarrare tutti gli ingressi.

Dato l’allarme per quanto scoperto, i custodi hanno avvisato anche il Comune. E sono stati poi fatti intervenire pure i tecnici dell’Enel: il motivo è che per alimentare le lampade necessarie a fare crescere ed essiccare le piante di marijuana era stato creato un allaccio abusivo alla rete elettrica.

L’appello

Tutta la droga è stata poi sequestrata dai carabinieri che stanno indagando su come sia stato possibile che una simile attività abbia potuto occupare una intera corte nel centro di Brignano senza che siano mai arrivate segnalazioni di movimenti sospetti. «È quanto mi chiedo anche io – commenta il sindaco Beatrice Bolandrini – se da un lato, quindi, voglio esprimere un plauso alle forze dell’ordine per il pronto intervento, dall’altro non posso che dirmi preoccupata per il fatto che una attività legata alla produzione di droga si sia insediata nel centro del nostro paese. Invito quindi i cittadini a segnalare alle autorità ogni movimento sospetto, anche quando vedono qualcuno entrare in una corte disabitata».

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