
Canonica, rissa al parchetto in piena notte. Il sindaco: «Non riconosco il mio paese»
SICUREZZA. Tutta l’amarezza del primo cittadino di Canonica d’Adda, che giovedì 11 settembre è stato in Prefettura dopo aver subìto minacce e danni alla sua auto. «Ma andiamo avanti, abbiamo il supporto di forze dell’ordine e istituzioni».
«Non riconosco più il mio paese e faccio fatica a capire come dei ragazzini possano essere ancora in giro fino a tarda notte». Non nasconde l’amarezza il sindaco di Canonica d’Adda, Paolo Arcari , dopo essere intervenuto per mettere fine a una rissa scoppiata al parchetto Unità d’Italia all’1,30 di notte, fra martedì e mercoledì. «Ho sentito da casa delle urla – racconta il primo cittadino – e sono andato a vedere. Era in corso una rissa fra una ventina di ragazzi. Ho subito chiamato i carabinieri, che in pochi minuti sono arrivati, hanno messo in sicurezza la zona e raccolto le generalità di coloro che non erano fuggiti. Quando sono stato eletto pensavo di fare il sindaco, non il vigilante notturno».
Le minacce ricevute dal sindaco
Il primo cittadino sin dalla sua recente elezione (a fine maggio) si è subito dato da fare per cercare di mettere un freno a problemi come disturbo della quiete pubblica, atteggiamenti aggressivi e pure abbandono di rifiuti, registrati in alcune zone del paese.
Un interventismo che sta pagando sulla sua pelle. Un mese fa Arcari aveva rivelato di aver ricevuto minacce telefoniche. Ora la situazione è peggiorata. La sua auto è stata vandalizzata: ignoti gli hanno bucato le gomme. C’è chi, inoltre, è passato sotto casa sua, come già era accaduto sotto l’abitazione di famigliari, gridando: «Vogliamo la testa del sindaco».
La riunione in Prefettura
«Andiamo avanti – è comunque il commento di Arcari – con quanto stiamo facendo. Anche perché abbiamo il supporto delle forze dell’ordine e delle istituzioni».
Proprio giovedì il primo cittadino è stato convocato dal Prefetto per fare il punto sulla sicurezza in paese. Secondo Arcari, sta sortendo l’effetto sperato l’ordinanza di giugno che impone il divieto, dalle 23 alle 6, «di provocare rumori, schiamazzi, giochi di gruppo, riproduzione di musica, consumo di bevande in recipienti di vetro e ogni altra attività idonea a turbare la quiete e l’ordine pubblico» in specifiche zone: il parcheggio antistante il supermercato Conad, il parchetto Unità Italia compresi i prospicienti marciapiedi e le zone circostanti il condominio Quistini.
Spaccio e le misure in scadenza
Le minacce e il danneggiamento dell’auto secondo il sindaco non sono tuttavia opera di cosiddetti «maranza». A suo dire, potrebbero avere a che fare con il mondo dello spaccio. «Con la nostra ordinanza – spiega – siamo andati a disturbare un certo giro che si era ormai instaurato nella zona del condominio Quistini». L’ordinanza sindacale, però, è ormai in scadenza. Essendo infatti legata a fatti «contingibili e urgenti» deve per legge essere provvisoria, e scadrà domenica: «Troveremo altri sistemi – conclude Arcari – di certo non abbasseremo la guardia».
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