«Era al secondo giorno da caporeparto», a Spirano dolore per Piergiovanni

IL LUTTO. Piergiovanni Finazzi aveva 48 anni: era appena uscito di casa per raggiungere l’Unes di Trezzano Rosa. Lascia moglie e due figli: «Era felicissimo per l’incarico comunicato sabato». Gravissimo un giovane di Fara d’Adda.

«Era appena partito da qui per andare al lavoro, ma è riuscito a percorrere forse un chilometro o poco più. Era felicissimo per il nuovo incarico di caporeparto della salumeria all’Unes di Trezzano Rosa, che gli era stato comunicato giusto sabato. Sarebbe stato il suo secondo giorno. E, invece, tutto è finito all’improvviso». Nell’abitazione di Spirano si sono riuniti tutti: amici e parenti di Piergiovanni Finazzi, per stringersi alla moglie Evelin Defendi – «Eravamo sposati da 25 anni», sussurra commossa – e ai figli Luca, 25 anni, e Nicol, 19.

La dinamica dell’incidente

Alle 6,20 di ieri Piergiovanni ha varcato la porta di casa e si è messo al volante della sua Kia Ceed per raggiungere il supermercato del paese milanese dove lavorava da una decina d’anni e dove, appunto da sabato, era stato promosso caporeparto. Ci avrebbe impiegato una ventina di minuti. Invece ha fatto in tempo solo a uscire dall’abitato di Spirano, a imboccare la Francesca verso sinistra e a percorrere ancora qualche centinaio di metri di rettilineo. Poi, all’altezza del maneggio Equisport Beretta, il suo destino si è incrociato con quello di un altro automobilista, un ventunenne di origine romena che vive a Fara Gera d’Adda e che viaggiava nella direzione opposta, al volante della sua Audi A3. Cosa di preciso sia accaduto, ancora non si sa: lo stanno ricostruendo i carabinieri di Urgnano e del nucleo radiomobile di Treviglio, anche sulla base del racconto di un testimone. Fatto sta che alle 6,25 una delle due vetture ha invaso la corsia opposta di marcia – forse per un malore, una distrazione o un colpo di sonno – e si è scontrata frontalmente con l’altra, in un impatto particolarmente violento, tanto da far carambolare l’Audi e la Kia fuori strada, ai lati opposti della carreggiata della Francesca.

Gravissimo l’altro ferito, un 21enne

Finazzi è rimasto incastrato nell’abitacolo della sua auto. Lo hanno liberato i vigili del fuoco volontari del distaccamento di Treviglio, intervenuti con due squadre e supportati dai colleghi di Dalmine. Purtroppo il medico del 118 non ha potuto che constatarne il decesso. Aveva 48 anni. Incosciente e gravissimo, invece, il ventunenne al volante dell’Audi: è stato affidato alle cure del 118 e trasferito in elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in codice rosso e in pericolo di vita.

La data dei funerali di Piergiovanni Finazzi non è stata ancora fissata: resta da capire se lunedì l’autorità giudiziaria deciderà se far eseguire o meno l’autopsia.

Il legame con la sua famiglia

Nato il 5 febbraio del 1975, aveva lavorato a lungo nel panificio di papà Giuseppe, in piazza a Spirano. Quando la bottega era stata chiusa e il papà era andato in pensione, Piergiovanni era rimasto nel settore alimentare e da una decina d’anni lavorava appunto nella salumeria dell’Unes di Trezzano Rosa. Oltre a mogli e figli, lascia i genitori Basilia e Giuseppe, i fratelli Roberto e Mariangelo e i suoceri Piero e Delia. «Aveva una grande passione per il trail running e, dunque, spesso andava a correre in montagna – racconta il figlio Luca –: per il resto era legatissimo a noi, la sua famiglia. La sua vita era tutta qui. Usciva solo per andare a correre o a lavorare, spesso proprio anche di domenica».

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