Schianto a Bolgare, dolore per la 23enne Asia. Ferita la sorella, grave un coetaneo

LA TRAGEDIA. Lo schianto alle 2.20 di sabato 11 ottobre sulla provinciale 91 bis: una Mercedes ha invaso la corsia opposta finendo contro l’Audi guidata da Asia Curnis di Gandosso: l’ipotesi di un sorpasso azzardato.

Bolgare

Una 23enne morta, un ferito in prognosi riservata e altri tre giovani con traumi non gravi: è il bilancio del terribile incidente avvenuto nella notte tra venerdì e sabato lungo la provinciale 91 bis, nel territorio di Bolgare. L’impatto, un frontale tremendo, è costato la vita a Asia Curnis, di Gandosso, deceduta all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo poco dopo il suo arrivo. Coinvolte nello schianto due autovetture, un’Audi e una Mercedes.

La dinamica dello schianto

Improvvisamente la loro auto è stata centrata in pieno dalla Mercedes, su cui viaggiavano tre giovani diretti nella direzione opposta. L’urto è stato devastante

Secondo la prima ricostruzione della polizia stradale di Treviglio, la dinamica è ancora in fase di accertamento. Tra le prime ipotesi al vaglio c’è il sorpasso azzardato da parte della Mercedes di una Fiat Punto, coinvolta di striscio. Entrambe le vetture sono state poste sotto sequestro per consentire tutti i rilievi necessari e per fare chiarezza sulle cause dello schianto. Le due sorelle Curnis stavano rientrando a casa. Erano da poco passate le due e venti. Il tratto di provinciale in quel punto è rettilineo, mancavano circa quindici minuti, meno di dieci chilometri, per arrivare a Gandosso, in via Caporali, dove si trova l’abitazione della famiglia, nella zona bassa del paese. Al volante dell’Audi c’era Asia, accanto a lei la sorella Lisa, ventenne. Improvvisamente la loro auto è stata centrata in pieno dalla Mercedes, su cui viaggiavano tre giovani diretti nella direzione opposta. L’urto è stato devastante. La 23enne, in fin di vita, è stata trasportata d’urgenza al Papa Giovanni XXIII, dove purtroppo è morta poco dopo. Le ferite gravissime non le hanno lasciato scampo. La salma è composta nella camera mortuaria a disposizione dell’autorità giudiziaria.

23enne in prognosi riservata

La sorella è stata medicata all’ospedale Bolognini di Seriate per traumi lievi. Grave, ma non in pericolo di vita, anche il conducente della Mercedes, ricoverato agli Spedali Civili di Brescia: il giovane automobilista, anche lui 23enne, è in prognosi riservata. Gli altri passeggeri della Mercedes di 28 e 29 anni sono fuori pericolo.

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Il dolore di Gandosso

A Gandosso la notizia della morte di Asia ha lasciato tutti senza parole. È un paese piccolo Gandosso, dove tutti si conoscono, e dove la notizia si è diffusa all’alba suscitando incredulità e dolore. «Una brava ragazza», racconta una vicina di casa, ancora scossa. E una zia di secondo grado aggiunge, con la voce rotta dal pianto: «Era una brava ragazza, come la sorella. Asia lavorava come impiegata e si era diplomata al Natta, a Bergamo. Sempre educata, sorridente, una ragazza d’oro. Non ci voleva questo per la famiglia». Un pensiero dell’anziana è andato alla sorella che ha assistito, impotente, alla tragedia: «La sorella per fortuna non è in gravi condizioni ma sicuramente quanto accaduto ha lasciato delle ferite non solo fisiche. Anche quelle interiori dovranno essere curate», aggiunge la familiare.

Il cordoglio sui social

Sui social, intanto, si moltiplicano i messaggi di affetto e cordoglio. «Ciao raggio di sole, Asia Curnis. Così mi salutavi tutte le mattine. Resterai per sempre nel mio cuore. Bella, gentile e sorridente. Maledetto incidente, che ti ha strappato così giovane la vita che avevi ancora tutta da scoprire. Mi mancherai tantissimo». Un messaggio tra i tanti, a testimoniare quanto Asia fosse amata e stimata da tutti. In tanti si sono stretti ai genitori - la mamma Lara e il papà Giovanni -, alla sorella Lisa e a tutti i familiari e ai numerosi amici.

Asia e il suo futuro

Asia aveva appena iniziato a costruire il suo futuro, con tenacia e determinazione. Lavorava nell’azienda Lopigom di Credaro, che si occupa dello stampaggio di gomma e plastica. Un futuro spezzato all’improvviso su un tratto di strada che, ancora una volta, si è trasformato in tragedia. A Gandosso ora restano il silenzio e il ricordo. La comunità si unisce nel dolore ai familiari in attesa della data dei funerali.

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