Furti di bronzo al cimitero di Tagliuno: rubate 12 statue

IL FURTO. Alle 4 un passante si è accorto che qualcosa non andava. È l’ennesimo episodio in provincia.

Castelli Calepio

Se non fosse stato perché, tra le 3 e le 4 di venerdì mattina, stava passando di lì un cittadino che si è accorto di strani movimenti e rumori provenienti dal cimitero, forse al sorgere del sole le condizioni delle tombe di Tagliuno sarebbero state ancor peggiori. Ma con ben dodici lapidi deturpate dai ladri di metalli, all’apertura del cancello di via Battista Bertoli la sorpresa sui volti degli anziani e dei residenti che si erano recati a visitare i propri cari è stata amarissima.

Sono dodici le tombe prese di mira dai ladri che, stando al peso e alle dimensioni delle statue trafugate, dovevano essere più di uno e avere un furgone o un mezzo medio-grande a disposizione, per poter portare via i manufatti in bronzo e fuggire in tutta fretta

Quello avvenuto nella notte tra venerdì e sabato ai danni del cimitero della frazione di Castelli Calepio è l’ennesimo furto di statue e portavasi in bronzo in provincia di Bergamo. Ieri mattina il sindaco Adriano Pagani, avvisato dell’accaduto, ha subito raggiunto il campo santo, dove era già in corso un sopralluogo da parte dei carabinieri della Stazione di Grumello del Monte, che hanno avviato le indagini e stanno raccogliendo le denunce da parte delle famiglie colpite dai furti, e degli agenti della Polizia locale. In base ai conti fatti finora, sono dodici le tombe prese di mira dai ladri che, stando al peso e alle dimensioni delle statue trafugate, dovevano essere più di uno e avere un furgone o un mezzo medio-grande a disposizione, per poter portare via i manufatti in bronzo e fuggire in tutta fretta quando sono stati scoperti da un cittadino di passaggio.

«Un furto come questo tocca veramente molti nel profondo, dato che il cimitero è uno dei luoghi sacri della comunità, ma anche a livello economico, a causa del danno provocato»

«Due delle statue più grandi, alte circa un metro e mezzo l’una, sono state trovate abbandonate a terra – spiega Pagani –. Un cittadino che rincasava verso le 4 si è accorto che qualcosa non andava nel cimitero e probabilmente, accortisi della sua presenza, i ladri sono fuggiti». Intorno alle 8,30 il sindaco ha ricevuto le prime segnalazioni da parte di chi, recandosi al cimitero, si è trovato davanti il triste spettacolo. «Di notte il cancello elettrico dell’ingresso si chiude – prosegue Pagani –. Ma sono entrati da un accesso laterale, usato solo per le manutenzioni e il carico e scarico. Hanno divelto il lucchetto e tagliato la catena. Un episodio simile era avvenuto nel 2017. Dispiace molto: un furto come questo tocca veramente molti nel profondo, dato che il cimitero è uno dei luoghi sacri della comunità, ma anche a livello economico, a causa del danno provocato».

I filmati delle telecamere al vaglio

Sulla strada che porta al cimitero di Tagliuno è puntata una telecamera: le immagini sono al vaglio delle forze dell’ordine per cercare di rintracciare gli autori del furto e capire se siano gli stessi che hanno colpito anche in altre zone della Bergamasca. A Cavernago nella notte tra il 6 e il 7 dicembre erano state rubati tre pluviali in rame, mentre ad agosto erano stati colpiti il cimitero monumentale di Caravaggio, da cui erano stati rubati vasi e statue da una ventina di tombe, e quello di Carvico. Tra maggio e giugno era toccato due volte a Misano, mentre ad aprile erano stati presi di mira Pontirolo, Verdello, Verdellino, Canonica, Urgnano, Spino e Rivolta d’Adda.

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