«Non ero in me quando è successo». Omicidio Centelleghe, disposta la perizia psichiatrica per Badhan

IL PROCESSO. L’accertamento diagnostico su Jashandeep Badhan è stato deciso oggi dalla Corte. Il 20enne è accusato dell’omicidio di Sara Centelleghe a Costa Volpino nella notte tra il 26 e il 26 ottobre del 2024.

Bergamo

La Corte d’assise ha disposto una perizia medico psichiatrica per Jashandeep Badhan, l’operaio 20enne a processo per l’omicidio di Sara Centelleghe, avvenuto la notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre 2024 a Costa Volpino , nella casa dove la 18enne viveva.

Nel corso dell’udienza di mercoledì 26 novembre, il medico legale ha indicato le numerose lesioni che aveva la ragazza, colpita a mani nude e con un paio di forbici, che hanno causato fratture al capo, tra cui quella alla base del cranio per cui è stata necessaria una intensa energia. Ci sono i segni di strangolamento e le ferite da difesa. Il decesso è stato ricondotto al complesso delle lesioni. Il comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Bergamo, ha ricostruito l’accaduto, indicando anche quanto visionato nelle telecamere e la conversazione tra l’imputato e l’amica della vittima che lo attendeva in strada per uno scambio di stupefacenti.

La versione dell’imputato

Anche l’imputato ha parlato, dando una versione differente rispetto a quanto detto durante l’interrogatorio davanti al gip. Ha affermato di aver suonato il campanelli, e che Sara gli ha aperto la porta. Quando lei si è arrabbiata perché si era presentato a casa sua, «sono andato fuori di testa». Tra «non ricordo» e «non so perché», rispondendo alla domanda del suo avvocato su quale pensiero avesse ora rispetto all’accaduto, ha affermato: «Non era mia intenzione. Mi dispiace tanto di quello che ho fatto, non ero in me quando è successo».

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