Uccisa da motoscafo a Predore. Alcol, tasso negativo per il conducente

LA TRAGEDIA. Confermati gli esiti dei primi test sul 43enne che era alla guida dell’imbarcazione. Indagini anche su sicurezza.

Non aveva bevuto né assunto sostanze stupefacenti il bresciano di 43 anni, al comando dell’imbarcazione che il 12 agosto scorso aveva provocato la morte di Frisca Lisa Laygo , la 64enne impegnata a nuotare nello specchio di lago tra il ristorante Molo 31 e il porticciolo demaniale di Predore. I risultati delle analisi sono arrivati in Procura nei giorni scorsi e vanno a confermare gli esiti dei primi test cui era stato sottoposto l’uomo. indagato a piede libero per omicidio nautico nel fascicolo aperto dal pm Emanuele Marchisio.

Le indagini a tutto campo

I militari della Guardia di finanza stanno ultimando le indagini relative alla dinamica dell’incidente, basate anche su alcuni filmati in cui viene ripreso il momento dell’investimento. In un secondo momento gli inquirenti compiranno accertamenti riguardo alla sicurezza del sito, e cioè se era necessario posizionare boe di delimitazione degli spazi o emettere divieti. Indagini che si intrecceranno anche con i mappali della zona per capire se il punto dove è accaduto l’incidente è area demaniale o privata e in capo a chi è la gestione della sicurezza.

Al lido con il marito

Frisca Lisa Laygo, donna di origini filippine, abitava a Predore in via Cantiere insieme al marito Giancarlo Lanza e al figlio Domenico. Era solita frequentare la spiaggetta nei pressi del «Molo 31», poco distante da casa. Quel giorno con lei c’era il marito. Era stato lui a insistere perché facesse il bagno. L’uomo stava uscendo dall’acqua quando aveva sentito il rombo di un motoscafo e le urla di altre persone sulla spiaggia. La moglie stava ancora nuotando quando era stata travolta dall’imbarcazione condotta dal 43enne (era a bordo con il figlio, il natante gli era stato prestato da un amico e non necessitava di patente nautica). Frisca Lisa Laygo era stata colpita dall’elica che le aveva provocato ferite letali.

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