Fieno bruciato a Gorlago, per la messa in sicurezza catena di solidarietà di dodici imprese

L’INCENDIO. Concluse sabato 30 agosto alle 12 le operazioni di smassamento all’azienda agricola di via Virgilio. Vigili del fuoco impegnati oltre 24 ore, danni ingenti: «Per fortuna abbiamo salvato le mucche».

Gorlago

Una giornata intera e una notte di paura, fumo e lavoro senza sosta a Gorlago, dopo il vasto incendio che nella mattinata di venerdì 29 agosto ha distrutto un fienile in via Virgilio, impegnando per oltre 24 ore un enorme dispiegamento di mezzi e uomini.

Diversi focolai

Le fiamme, divampate verso le 10, sono state controllate intorno alle 18 di venerdì 29 agosto. Ma l’incendio non ha concesso tregua: durante la notte tra venerdì e sabato si sono riattivati diversi focolai, alimentati dal calore ancora presente nel grande accumulo di fieno. I Vigili del fuoco hanno dovuto presidiare l’area senza interruzioni e spegnere i ritorni di fiamma. Parallelamente, grazie alla collaborazione di imprenditori volontari del paese, si sono svolti i lavori di rimozione del fieno bruciato e parzialmente compromesso, un’operazione indispensabile per evitare ulteriori riaccensioni. L’intervento si è concluso nella tarda mattinata di sabato 30 agosto, verso mezzogiorno.

«Per fortuna le 300 mucche sono state messe in salvo. Ci siamo accorti subito e in fretta le abbiamo spostate»

La solidarietà del territorio

Si è rivelato prezioso il contributo del territorio. Alla chiamata d’emergenza hanno risposto dieci aziende agricole e due imprese edili, che hanno messo a disposizione trattori, escavatori e personale per collaborare nello smassamento delle macerie e nella movimentazione del materiale. Una catena di solidarietà coordinata dall’amministrazione comunale, una cordata benefica che ha permesso di accelerare le operazioni di messa in sicurezza e ha dato un segnale di vicinanza ai titolari dell’azienda agricola colpita.

Danni ingenti

Il danno totale potrebbe essere ingente: «Dobbiamo ancora quantificare tutto, per fortuna le 300 mucche sono state messe in salvo. Ci siamo accorti subito e in fretta le abbiamo spostate. Per quanto riguarda il latte non abbiamo avuto grosse perdite, grazie ai colleghi di altre aziende che ci hanno aiutato nella mungitura», dice uno dei titolari, Marco Alari. In azione dall’inizio dell’emergenza fino alla tarda mattinata di sabato ci sono state venti squadre dei Vigili del fuoco. Presente sul posto per tutta la durata dell’intervento l’assessore ai Lavori pubblici, territorio, manutenzione e protezione civile Luca Perletti. Sul posto, venerdì, il sindaco Maria Elena Grena, insieme ad Ats e Arpa.

Le verifiche ambientali

Sul fronte ambientale si è subito posto il problema dello smaltimento dei materiali: «Il fieno verrà trattato come rifiuto agricolo, mentre la copertura in eternit, andata distrutta con l’incendio, richiederà procedure specifiche di smaltimento in quanto rifiuto speciale», riferisce l’assessore Perletti. La stima iniziale del fieno perso potrebbe aggirarsi intorno ai 4mila quintali. Arpa ha effettuato verifiche sulla qualità dell’aria: «Sono state condotte le misure speditive con la strumentazione portatile. Presenti gli inquinanti tipici della combustione le cui concentrazioni non sono critiche, perché si disperdono in forma gassosa in atmosfera», chiarisce una nota.

La struttura di oltre mille metri quadrati è rimasta gravemente compromessa dalle fiamme e dai crolli interni, sarà demolita nei prossimi giorni. Un colpo duro per l’azienda agricola che ora dovrà affrontare anche i tempi del recupero e della ricostruzione del fienile.

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