
Cronaca / Valle Cavallina
Martedì 29 Luglio 2025
Il saluto degli amici: «Ciao Albi, uno di noi»
L’ADDIO. Martedì 29 luglio i funerali di Alberto Suardi, il 20enne morto nell’incidente di domenica a Borgo di Terzo.
È il giorno del silenzio a Spinone al Lago, il sindaco Simone Scaburri ha proclamato per oggi il lutto cittadino dalle 8 alle 18 in segno di cordoglio per la morte di Alberto Suardi, il ventenne che ha perso la vita nello schianto di domenica mattina a Borgo di Terzo. Martedì 29 luglio alle 15 sarà celebrato il funerale nella chiesa parrocchiale. La salma si trova nella camera ardente allestita a casa, in via Alla Fonte, dove in moltissimi da domenica hanno fatto visita al feretro e ai famigliari, ai genitori Katia e Marco e al fratello Federico. Sulla recinzione dell’abitazione gli amici di Casazza hanno posizionato uno striscione con la scritta «Ciao Albi, per sempre uno di noi».
Il tragico schianto
Il terribile incidente è avvenuto sulla Statale 42, alla rotatoria di Borgo di Terzo dove nelle ultime ore qualcuno ha appoggiato un vaso di fiori bianchi. Poco distante si vede ancora quel che resta della della Fiat Panda rossa di Alberto e i segni lasciati dalle ruote dell’utilitaria. La macchina è finita fuori strada, ha urtato il cordolo e si è cappottata sulla scarpata. Alberto è morto sul colpo per i traumi riportati nell’impatto violentissimo.
Il ricordo degli amici
Domenica mattina alle 5 si stava dirigendo a Zandobbio dove (tra sabato e domenica) si è disputata una 24 ore di calcetto in ricordo di Paolo Marchesi, morto prematuramente di malattia. Domenica, gli amici e compagni di squadra, in occasione del Memorial all’oratorio di Zandobbio, hanno dedicato ad Alberto uno striscione con questa scritta: «Guardaci da lassù, sorridi sempre come facevi tu». Tante parole commoventi sono state dette e scritte dagli amici e dai loro genitori: «Vorremmo poterci fare carico anche solo di una piccolissima parte del dolore che state provando così che a voi risulti meno gravoso il peso di ciò che vi è caduto addosso. Perdere in questo modo un figlio, un fratello, è quanto di più inumano possa accadere».
Qualcun altro su Facebook ha espresso il proprio dolore: «È contro natura la perdita di un
figlio, non dovrebbe mai succedere». Un’animatrice del Cre di Ranzanico e Bianzano ricorda Alberto: «Ti ricordo al campo estivo. Vispo e sempre tra i primi a tuffarsi nei giochi. Avevi ancora un mondo da scoprire. Mi dispiace profondamente». Così un’ex insegnante: «Sono sicura che dovunque sarai non riuscirai a stare fermo un attimo, come succedeva in classe. E allora porterai luce a tutti, tirerai la battuta anche a gente sconosciuta e renderai senza dubbio gioioso il posto in cui sei, perché era così che facevi».
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