Cronaca / Valle di Scalve
Venerdì 21 Novembre 2025
Lizzola scala 32 posizioni col sorteggio, ma non basta
LE NOVITÀ . Ripubblicata la graduatoria dell’assegnazione dei fondi. Il progetto con Colere ora può sperare. Gli interventi dei consiglieri regionali.
Le graduatorie ufficiali sono state pubblicate dal ministero del Turismo nella mattinata di giovedì, ma non rivelano sorprese: per il progetto del comprensorio Colere-Lizzola, al momento non arriva nessun finanziamento. Il progetto presentato dalla «Nuova Lizzola» – che porterebbe alla realizzazione di una cabinovia in sostituzione delle tre attuali seggiovie della stazione seriana – è tra i primi ammessi in graduatoria seppur non finanziati (e dunque spera di ricevere i 10 milioni richiesti grazie a un rifinanziamento del bando, in un futuro non troppo lontano), ma quello di «RsI» per Colere (la sostituzione della seggiovia Ferrantino) è invece escluso dalla graduatoria.
Ieri poi la graduatoria è stata ripubblicata dal Ministero in seguito al sorteggio dei progetti che hanno totalizzato 60 punti. Si trattava di numerosi enti richiedenti che andavano «riposizionati». E il sorteggio ha sorriso a Lizzola, che è passata dalla 63ª alla 31ª posizione. Il che non garantisce per ora l’assegnazione almeno parziale di uno stanziamento: in base ai primi calcoli, Lizzola sarebbe infatti la prima dei non classificati. Una posizione che comunque potrebbe aumentare la possibilità che Lizzola non si ritrovi con un pugno di mosche in mano. Anche perché la Legge di bilancio è ancora in piena fase di discussione.
Il progetto presentato dalla «Nuova Lizzola» – che porterebbe alla realizzazione di una cabinovia in sostituzione delle tre attuali seggiovie della stazione seriana – è tra i primi ammessi in graduatoria seppur non finanziati
Che questa - comunque finisca - non sia la pietra tombale del progetto lo hanno chiarito subito sia la società proponente sia gli amministratori locali coinvolti, ma la partita del finanziamento del progetto (che attende, secondo i piani di «RsI», 50 milioni di risorse pubbliche) si fa più complessa.
I consiglieri della Val Seriana
A ribadire il sostegno al progetto, ma al contempo alcune perplessità sulle vie per il finanziamento, sono i consiglieri regionali della Val Seriana, chiamati in causa direttamente nelle scorse ore. «Sono sempre stato favorevole al progetto e lo rimango - sottolinea Michele Schiavi (FdI) –. Lo ritengo un investimento importante per il territorio, in grado di generare posti di lavoro: lo sci rimane una forma di turismo indubbiamente più redditizia di altre».
Schiavi già un anno fa aveva presentato un ordine del giorno, in fase di approvazione del Bilancio regionale, per dare un sostegno politico all’iniziativa. «Lì la Direzione generale Montagna mi aveva chiesto di ritirarlo perché serviva prima un approfondimento tecnico. Probabilmente lo ripresenterò alla prossima occasione, per dare il sostegno politico a un progetto che ritengo strategico. Questo non esclude che ci siano aspetti economici e normativi che hanno il loro percorso, prevedono tempi e passaggi». Schiavi sottolinea anche che «servirebbe un tavolo di lavoro» e che «la Regione potrebbe essere disponibile a fare la sua parte, ma non nelle cifre complessive richieste dal progetto».
La questione delle risorse viene messa in luce anche da Roberto Anelli (Lega), che sottolinea come «ci sono due problemi fondamentali, sempre detti: la Regione non può dare soldi direttamente a dei privati, dovrebbe finanziare gli enti locali; ancora, la questione è che l’impegno economico richiesto è veramente importante: pensare che possano essere impegnate cifre come 30 o 40 milioni di euro in un’unica zona sarebbe davvero difficile». Anelli aggiunge comunque che «condivido la necessità di trovare soluzioni per far sì che le nostre vallate abbiano uno sviluppo per poter attrarre più turisti e visitatori».
Paolo Franco (FdI) dichiara che «ancora una volta la Regione nelle partite di rilancio del territorio non intende venire meno al proprio impegno. Anche personalmente, quando ero consigliere regionale, mi sono speso concretamente per il territorio di Val di Scalve e Val Seriana. Anche questa volta, davanti a proposte concrete e pragmatiche, Regione Lombardia non farà mancare il proprio supporto».
Dai banchi della minoranza, Jacopo Scandella (Pd) sottolinea che «di comprensorio in Regione non si è ancora discusso, ma Lizzola senza una nuova seggiovia non può andare avanti. Se il governo dimentica del tutto Bergamo, sarà necessario intervenire»
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