La salma di Pamela martedì torna a Bergamo. Venerdì i funerali a Strozza

IL FEMMINICIDIO. Nella mattinata di lunedì 20 ottobre, il magistrato ha dato il nullaosta per la sepoltura. I famigliari di Pamela Genini chiedono rispetto per il lutto.

Strozza

Il magistrato ha concesso nella mattinata di lunedì 20 ottobre il nullaosta alla sepoltura di Pamela Genini, la salma di Pamela sarà trasferita martedì nella casa del commiato di Villa d’Almè. La camera ardente sarà aperta martedì pomeriggio e mercoledì per l’intera giornata solo a familiari e amici della vittima. La data dei funerali è stata fissata, invece, per venerdì 24 ottobre alle 10.30 a Strozza. Poi il corpo verrà tumulato nel cimitero del paese della Valle Imagna.

Domenica sera a Milano in centinaia hanno partecipato alla fiaccolata organizzata «Per Pamela e per tutte» a cui ha preso parte anche la madre, Una Smirnova.

«Basta interviste»: l’appello dei famigliari di Pamela

Intanto, sul citofono della casa di Strozza dove vive la madre di Pamela Genini, è apparso un cartello scritto a mano con un appello alla discrezione e al silenzio: «Non rilasciamo più interviste - si legge -. Abbiamo già detto tutto. Lasciateci nel nostro lutto, chiediamo rispetto, di lasciarci soli».

Le indagini a Milano

Iniziano lunedì 20 ottobre in Procura a Milano le audizioni delle persone informate sui fatti, come amici e amiche di Pamela Genini, uccisa con più di 30 coltellate il 14 ottobre, nella sua casa di via Iglesias, da Gianluca Soncin, 52 anni. Testimonianze che saranno utili per gli investigatori della Polizia, coordinati dall’aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo, per ricostruire quell’anno e mezzo di violenze, pestaggi, vessazioni messe in atto dall’uomo, che poi minacciava di morte lei e sua madre ogni volta che la giovane provava ad allontanarsi da lui.

Che cosa devono ricostruire gli inquirenti

Le audizioni in tarda mattinata, dopo una riunione operativa tra investigatori e inquirenti, anche in vista di una raffica di acquisizioni documentali, sempre per trovare riscontri sulle violenze ai danni della 29enne: dalla pistola puntata al ventre fino ad un tentativo di accoltellamento e all’aggressione in un albergo dell’Isola d’Elba durante una vacanza, quando Soncin - secondo il racconto dell’ex fidanzato e amico, Francesco, al telefono con lei negli ultimi istanti - avrebbe anche tentato di «buttarla giù dal balcone».

I precedenti «violenti» di Soncin

Oltre ai tabulati telefonici e ad indagare su vita, affari e ultimi spostamenti di Soncin, la Procura dovrà raccogliere tutta la documentazione che riguarda il pestaggio subito da Pamela a Cervia, a casa di Soncin, nel settembre 2024, tra cui il referto dell’ospedale di Seriate, dove la giovane si presentò con un dito rotto e parlò delle violenze subite, senza poi denunciare. Sulle eventuali falle per la mancata attivazione, tra Bergamo e Ravenna, della procedure di protezione, del «codice rosso» e di un’inchiesta a carico di Soncin indaga la Procura di Bergamo, con un fascicolo al momento senza ipotesi di reato né indagati.

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