Il G7 rilancia il sostegno occidentale all’Ucraina
MONDO. Da Bari, città cara ai russi per San Nicola, il messaggio recapitato al Cremlino è «fermatevi»; l’Occidente non farà passi indietro sull’Ucraina.
MONDO. Da Bari, città cara ai russi per San Nicola, il messaggio recapitato al Cremlino è «fermatevi»; l’Occidente non farà passi indietro sull’Ucraina.
MONDO. Spagna, un Paese sull’orlo di una crisi di nervi, tanto che le Europee di domenica prossima potrebbero trasformarsi in una resa dei conti sulla divisiva legge di Amnistia, sulla questione catalana e sulla sopravvivenza del governo a conduzione socialista.
MONDO. Tempo di elezioni, tempo da toni forti. È così da sempre. Il problema è che il degrado verbale oggi non ha più limiti. Il cattivo gusto e la maleducazione sono ormai fuori controllo, come continui sono gli insulti, a volte pesanti.
MONDO. Il Sudafrica è arrivato ad un bivio della storia. Per la prima volta da quando nel 1994 Nelson Mandela lo condusse al potere, l’Anc rischia di perdere la maggioranza assoluta in Parlamento.
MONDO. Contropiede alla spagnola. Inaspettatamente Rishi Sunak si è giocato la carta delle elezioni anticipate: il Regno Unito si recherà alle urne il 4 luglio. È la prima volta dal 1945 che si vota in estate.
MONDO. La cosa grave è che persino in ambienti pseudo-liberali europei qualcuno oggi strizza l’occhio alle autocrazie e ha nostalgia dell’«uomo forte» che risolve d’incanto i problemi.
MONDO. Il «Sogno georgiano» non è più «europeo». Il partito di maggioranza ha definitivamente fatto approvare con la forza dei numeri la cosiddetta «legge russa» dal Parlamento nazionale.
MONDO. L’arresto di Timur Ivanov è stato un fulmine a ciel sereno. A poche ore dalla scelta del nuovo Governo federale - con l’assegnazione contemporanea di incarichi influenti per la gestione di copiosi fondi - le lotte intestine nelle «stanze del potere» moscovita vengono a galla.
MONDO. Primi raggi di sole sulle relazioni sino-americane. Siamo ancora lontani da un vero e proprio «reset» nei rapporti bilaterali, poiché troppe sono le questioni aperte, ma i due Paesi sono tornati finalmente a dialogare costruttivamente, mettendo da parte i «diktat» dello scorso anno.
MONDO. Non è certo una svolta nella tragedia russo-ucraina, ma poco ci manca. Dopo lunghi mesi di complesse trattative tra repubblicani e democratici, il Congresso Usa ha approvato l’atteso piano di aiuti a Kiev per un valore complessivo di 60,84 miliardi di dollari.
MONDO. È arrivato il momento per l’Occidente di mostrare la propria lungimiranza a guerrafondai e a disseminatori di odio. Questo perché solo così si può evitare di farsi sfuggire la situazione di mano.
MONDO. Spingere Kiev a rinunciare alla Crimea e alle province del Donbass, oggi sotto controllo del Cremlino, e spegnere così di conseguenza il conflitto russo-ucraino. Ecco sintetizzato in poche parole il piano di Donald Trump, una volta che il magnate newyorkese tornerà alla Casa Bianca il prossimo gennaio.
MONDO. «Una scelta lungimirante». Come si fa a non condividere le parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sulla decisione 75 anni fa di fondare l’Alleanza atlantica oggi che la guerra è tornata ad insanguinare il Vecchio continente?
MONDO. Il massacro del Crocus è un colpo durissimo alla geostrategia di Vladimir Putin, che, invece, di prendersela con l’Ucraina e con l’Occidente avrebbe dovuto continuare a mantenere la guardia alta in Asia centrale, dove vi sono interessi vitali per la Russia.
MONDO. Altre due raffinerie sono state colpite nel weekend e alcuni droni hanno paralizzato nella notte tra sabato e domenica tre aeroporti moscoviti. Queste le notizie più rilevanti sul fronte russo. Nella «migliore democrazia» del mondo, secondo la definizione del portavoce del Cremlino, le presidenziali sono state la formalità che tutti si attendevano e la popolazione, invitata a votare per «…
IL VOTO. Nessuna interferenza esterna, nessuna intrusione interna. Nulla deve turbare la corsa in solitario del «leader nazionale» verso il quinto mandato.
MONDO. Prepariamoci a giornate di altissima tensione ad Est, le cui avvisaglie si sono avute ieri con l’attacco a Volodymyr Zelensky, e con l’appello di Yulia Navalnaya ai russi a protestare.
MONDO. Oggi il discorso di Putin alla nazione prima delle presidenziali di metà marzo; domani i funerali del suo maggiore oppositore, Aleksej Navalny, in un quartiere dormitorio dell’enorme periferia di Mosca con il pericolo di scontri tra truppe anti-sommossa e dimostranti.
MONDO. Purtroppo è finita come in tanti temevano: Aleksej Navalny è deceduto in carcere. La sua battaglia disperata contro il potere l’ha portato ad una tragica e inevitabile conclusione.
MONDO. L’allarme suona da tempo in tutte le cancellerie europee e d’oltreoceano, ma adesso si osserva una strana accelerazione. L’idea che si rincorre è che solo il mostrare i muscoli ci potrà regalare la pace.
Loading...