Prove di scossa, dopo quella sismica ora serve sul campo
IL COMMENTO. Italia-Spagna doveva essere, con Sinner e Alcaraz. Italia-Spagna è stata, anche senza i due giocatori più forti del mondo.
Classe 1967, è stato rapito a 16 anni dal giornalismo e non è
stato più liberato. Anche perché le sue famiglie (quella d'origine e quella
attuale) si sono sempre ben guardate dal rivolerlo indietro. Assunto a L'Eco di
Bergamo nel 1993, ha cominciato allo Sport e allo Sport è tornato dopo essersi
occupato per vent'anni di cronaca locale e nazionale, politica ed esteri.
Raccontando fatti, personaggi e storie del mondo sempre con occhio
orgogliosamente bergamasco.
IL COMMENTO. Italia-Spagna doveva essere, con Sinner e Alcaraz. Italia-Spagna è stata, anche senza i due giocatori più forti del mondo.
L’ANALISI. I francesi, con una definizione ormai assimilata da tutte le lingue del mondo, lo chiamano Déjà vu.
L’INTERVISTA. L’ad Atalanta: «La decisione sul tecnico croato fra le cose che più mi sono pesate in 16 anni da dirigente. Il nuovo mister, già in ballottaggio a giugno, poteva andare altrove».
LA DOMENICA DEL VILLAGGIO. Il Dorian Gray del mercoledì e il suo ritratto nel weekend.
L’ANALISI. Nel giorno in cui riabbraccia, (anche prima del previsto) Jannik Sinner sul trono del tennis mondiale, lo sport italiano si ritrova a piangere un maestro di calcio come Giovanni Galeone.
LA DOMENICA DEL VILLAGGIO. Ci sono momenti e situazioni in cui una scossa è necessaria.
L’ANALISI. È mancato solo il gol, ed è uno scherzo del destino nel giorno in cui – al meglio della condizione o in via di recupero, ma comunque arruolabili – per la prima volta Ivan Juric si è trovato a disposizione tutta l’impressionante potenza di fuoco di cui dispone questa Atalanta.
IL COMMENTO. Il ciclismo deve molta della propria popolarità alla semplicità. Un solo gesto tecnico (la pedalata, che tutti imparano da bambini), poche e facili regole, un palcoscenico accessibile (la strada) e gratuito, che consente di ammirare i protagonisti più da vicino che in qualsiasi altra disciplina. E una dinamica elementare: si parte in tanti e vince chi va più forte.
IL COMMENTO. Il rischio c’era. Lo percepisci quando vai in piazze oggi di levatura medio bassa che hanno vissuto momenti di gloria in epoche più o meno remote: Verona, Parma, Firenze, la Torino granata, Bologna fino a un paio d’anni fa.
IL COMMENTO. Una domenica mattina radiosa, dopo il sabato grigio e piovoso. Una metafora della vita, ma anche dello sport italiano, esaltato dalle sue eccellenze mondiali che guardano dall’alto chi, nelle gerarchie mondiali, è invece ormai scivolato fino alle retrovie.
IL COMMENTO. «E adesso?». È l’enigmatico interrogativo con il quale si chiude «Giù la testa», uno dei tanti capolavori del cinema western firmati da Sergio Leone. E l’angoscia nella voce del co-protagonista Juan Miranda (interpretato da Rod Steiger), che resta sospesa nel vuoto, è la stessa con la quale un po’ tutti noi ci siamo posti la stessa domanda, mercoledì sera, dopo la disfatta dell’…
L’ANALISI. Altro che caso dell’estate. La vicenda Lookman, tormentone di casa Atalanta da due mesi a questa parte, è invece un segnale di speranza per tutti voi, forzati della sveglia, vittime predestinate immolate all’altare del lunedì mattina.
IL MATCH. Prima sconfitta del pre campionato per la squadra di Juric, a due settimane dall’esordio contro il Pisa.
L’AMICHEVOLE. Prima uscita internazionale per Ivan Juric da tecnico nerazzurro. Alla Red Bull Arena di Lipsia sulle fasce spazio a Bellanova e Zappacosta. Dietro c’è Scalvini e non Djimsiti. Il ritorno di Scamacca.
ITALIA. Adesso ci dobbiamo proprio credere tutti. E come succede sempre per i momenti che si pensa non debbano arrivare mai, nessuno di noi se l’era immaginato così.
TOTO ALLENATORI. In attesa di Conte e del Napoli, un giro di panchine che coinvolge mezza Serie A. Sullo sfondo Palladino, Tudor, Pioli e Motta.
IL COMMENTO. Sarà che all’ultimo giorno di scuola è sempre tutto un po’ più bello, tutti sono sempre un po’ più bravi e magari ci sta pure un po’ di manica larga con chi, durante l’anno, ha studiato un po’ meno e deve evitare la bocciatura.
IL COMMENTO. Alla fine di un weekend triste sia per il Rosso (Sinner, ko in finale a Roma), sia per la Rossa (Ferrari 4ª e 6ª a Imola e pure soddisfatta: chissà cosa ne avrebbe pensato Enzo Ferrari), lo sport italiano si ritrova a sorridere al femminile.
IL COMMENTO. Mese delle fioriture per eccellenza, maggio regala per tradizione al rigoglioso giardino dello sport italiano due delle sue rose più belle.Una è la Rosa più rosa delle altre: quella del Giro d’Italia.
IL COMMENTO. Difficile parlare solo di calcio quando le sue vie si intrecciano con quelle della violenza e della morte. La tragedia che si è consumata in via Ghirardelli è qualcosa di contrario a ogni forma di diritto, naturale o scritto, che regola la vita dell’uomo. E il giornale se ne occupa, nella maniera più accurata, sensibile e documentata possibile, in un’altra sezione.
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