Arrestati 16 moldavi per 94 colpi
In azione anche nella Bergamasca

In sei mesi hanno messo a segno almeno 94 colpi in 23 diversi comuni sparsi su sette province lombarde e piemontesi (Milano, Monza, Pavia, Lecco, Como, Bergamo e Novara). Questa l'accusa contestata a 16 cittadini moldavi arrestati in due diverse tranche dai carabinieri.

In sei mesi hanno messo a segno almeno 94 colpi in 23 diversi comuni sparsi su sette province lombarde e piemontesi (Milano, Monza, Pavia, Lecco, Como, Bergamo e Novara). Questa l'accusa contestata a 16 cittadini moldavi arrestati in due diverse tranche, tra settembre 2010 e la scorsa settimana, dai carabinieri della Compagnia di Cassano d'Adda (Milano) in esecuzione di un provvedimento di fermo per concorso in furto aggravato e ricettazione richiesto dalla Procura di Milano.

Tra gli arrestati, tutti originari di Chisinau, di un'età compresa tra i 19 e i 45 anni e in parte pregiudicati, alcuni sono sospettati di aver compiuto furti anche in Paesi confinanti con l'Italia (Francia, Svizzera e Austria). Divisi in diverse «batterie», i 16 cittadini moldavi avrebbero commesso, tra il luglio e il dicembre 2010, 60 furti in abitazioni e box, e 34 in esercizi commerciali.

I carabinieri hanno recuperato 19, tra furgoni, auto e motociclette di grossa cilindrata rubate dagli arrestati, e hanno già riconsegnato ai legittimi proprietari refurtiva per circa 150 mila euro. Si tratta di solo una parte dei proventi dei furti che veniva spedita a bordo di furgoni ogni settimana in Moldavia e Ungheria, dove veniva rivenduta.

In particolare, i ladri dal lunedì al giovedì colpivano concessionarie di motocicli e negozi di biciclette, da dove rubavano le due ruote delle marche più prestigiose, che poi smontavano e spedivano all'estero nel fine settimana.

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