I bergamaschi ai nastri di partenza
Tra Camera e Senato in lizza 48 liste

Anche la carica dei bergamaschi è pronta alla sfida del 24-25 febbraio prossimi con i candidati presentati nelle liste per il Parlamento consegnate entro le 20 di lunedì (per le Regionali c'è tempo fino alle 12 di sabato). Negli allegati tutti i candidati

Il gioco è fatto. Alle 20 di lunedì 21 gennaio è scaduto il termine per la presentazione delle liste alle prossime elezioni nazionali. Una giornata tesa con molti colpi di scena.

La prima esclusione è quella della lista di Forza Nuova che secondo i giudici della corte d'appello non aveva i requisiti stabiliti dalla legge. Alla Camera ci saranno il Movimento 5 stelle che ha secondo in lista il bergamasco Fabio Cominardi; Fare per fermare il declino di Oscar Giannino, qui il primo bergamasco è Claudio Coppola settimo. Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola schiera Clementina Gabanelli al quarto mentre il Partito democratico ha Antonio Misiani, Elena Carnevali, Giovanni Sanga e Beppe Guerini.

La Lega Nord, dopo Bossi e Giorgetti, schiera il segretario provinciale Cristian Invernizzi, nono a sorpresa Giampaolo Pesenti, vicesindaco di Zogno. Grande esclusa Carolina Lussana. Sorprese anche nel Pdl che schiera capolista Mariastella Gelmini e subito dietro l'uscente orobico Gregorio Fontana. posizione di rincalzo per il vicesindaco Gianfranco Ceci, 20esimo.

La formazione Fratelli d'italia schiera in seconda posizione Alessandra Gallone, mentre la Scelta civica per Monti con capolista Alberto Bombassei ha in buona quinta posizione Gianmarco Gabrieli.
L'udc capitanato dal sempre verde Rocco Buttiglione vede il primo orobico in quinta posizione Francesco Giudici. In Rivoluzione Civile - Ingroia c'è Emanuele Masellis (10° posto) e Francesco Macario (11°). Poi, come altre liste, ci sono anche il Grande Sud, Fiamma tricolore e La destra di Storace, Io amo l'Italia, Centro democratico, Mir-Samorì, Futuro e Libertà di Fini, il Grande Sud, il Partito pirata, Amnistia, Giustia, Libertà.

Per quanto riguarda il Senato sono 28 le liste presentate. In posizione borderline il renziano Giorgio Gori, 23°, che verrebbe eletto solo se il centrosinistra vincesse anche al Senato col premio di maggioranza (su 27 seggi, infatti, 24 spetterebbero al Pd e 3 agli alleati di Sel). Il Pd bergamasco, quindi, rischia di non avere senatori (la scorsa tornata Mauro Ceruti era testa di lista, dopo Umberto Veronesi). Passando al fronte della Lega, troviamo Roberto Calderoli e Giacomo Stucchi, 11° Nunziante Consiglio che deve sperare nel boom su base regionale (che consegnerebbe ai lumbard 13 sedie, altrimenti ci si ferma a 5). Tutto dipende anche dalle ripartizioni con gli alleati del Pdl. Per quello bergamasco le previsioni sono amare. La riconferma è assicurata solo per il deputato Gregorio Fontana. Con il lanternino possono vedere Palazzo Madama Enrico Piccinelli (l'unico ad avere qualche chances in caso di rinunce e varie ed eventuali), Marco Pagnoncelli, Leonio Callioni e Alberto Mazzoleni.

Per la «Scelta civica con Monti» poche possibilità di vedere dei bergamaschi al Senato. I primi - Lidia Rota Vender ed Ezio Maria Reggiani - sono in posizioni difficilmente eleggibili. I grillini orobici al Senato vedono Roberto Tamagna e Mirco Sangalli, comunque «arretrati» rispetto alle possibilità di elezione.

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