Tragedia in Viale Giulio Cesare
Notte di rilievi, choc a Monterosso

Le ha trovate il marito, Alberto Calderoli, tornato in tutta fretta da un congresso dentistico. La moglie Alessia Olimpo - 36 anni - e la figlioletta di un anno e mezzo erano morte, entrambe con ferite da coltello. I rilievi in viale Giulio Cesare sono durati tutta notte, grande choc a Monterosso.

Le ha trovate il marito, Alberto Calderoli, tornato in tutta fretta dal congresso dentistico a cui stava partecipando a Riva del Garda. La moglie Alessia Olimpo - 36 anni - e la figlioletta di un anno e mezzo erano morte, nella cameretta della bimba, entrambe con ferite da coltello. Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un omicidio-suicidio: la donna avrebbe prima ucciso la piccola in un attimo di follia e poi, forse ritrovando la lucidità e rendendosi conto di ciò che aveva fatto, si è tolta la vita tagliandosi la gola.

A lanciare per primo l'allarme è stato il padre di Calderoli, sabato verso le 18. È bastata una telefonata: «Ho suonato alla porta, nessuno risponde ed è chiusa a chiave». Così Calderoli, nipote del leghista Roberto Calderoli, è salito in macchina ed è tornato nel suo appartamento al quinto piano del condominio di viale Giulio Cesare 52. La porta era chiusa dall'interno, ha chiamato la moglie e la figlia ma non ha ottenuto risposta. Temendo il peggio ha chiamato i vigili del fuoco e il 118. «Alle 19 ho visto un'automedica e una pattuglia della polizia parcheggiate fuori dal palazzo, ma non ho idea del motivo per cui fossero qui» racconta una vicina, ancora ignara dell'accaduto, rientrando a casa verso le 23.

I vigili del fuoco e la polizia sono dovuti entrare nell'appartamento della famiglia Calderoli attraverso il balcone: la portafinestra infatti era aperta. È stata chiamata un'autoscala dal distaccamento di Dalmine, che è giunta sul posto alle 20,30. Con la scala sono riusciti ad arrivare alla finestra della camera da letto della bimba, da dove hanno visto i due corpi a terra in un lago di sangue. Subito sono stati allertati il magistrato di turno, il sostituto procuratore Franco Bettini, il dirigente della squadra Mobile Gianpaolo Bonafini, i tecnici della polizia Scientifica, gli agenti della Volanti e i carabinieri: verso le 19,30 l'appartamento dei Calderoli era già «sigillato» per permettere i rilievi.

Nessun estraneo è stato fatto entrare nel palazzo e ai residenti non è stato detto nulla di quanto accaduto. Per consentire alla Scientifica di svolgere al meglio i rilievi e mantenere la scena del crimine intatta, i tecnici sono entrati dalla finestra: il corpo della mamma infatti era steso proprio dietro la porta della cameretta. Se gli agenti fossero entrati aprendola avrebbero inevitabilmente spostato il corpo e compromesso la scena. L'autoscala dei vigili del fuoco è stata necessaria fino a mezzanotte, ma i rilievi sono proseguiti per tutta la nottata.

Tutto fa pensare all'omicidio-suicidio: Alessia Olimpo, probabilmente in un raptus di follia, avrebbe prima ucciso la sua bambina a coltellate e poi avrebbe rivolto l'arma su di sé, tagliandosi la gola. La donna era dentista e lavorava nello studio del marito, in via don Guanella. Un vicino, accorso in tarda serata in viale Giulio Cesare, non riusciva a darsi una spiegazione per quel tragico gesto: «Mia moglie è assistente nel loro studio dentistico e la dottoressa Olimpo non ha mai dato segni di depressione o di disturbi psichici».

Grande angoscia e sconcerto nella zona di Monterosso, dove sono originari Alessia e Alberto. La famiglia Calderoli si trincera nel dolore e nel silenzio. Oltre a essere conosciuto lo zio Roberto, personaggio pubblico anche il fratello di Alberto, Paolo: il suo cognome d'arte è Casiraghi, meglio conosciuto per il personaggio interpreatato nel programma comico televisivo Colorado di suor Nausicaa.

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