Il ladro ucciso al posto di blocco
Duemila firme per i carabinieri

Duemila firme raccolte in meno di 20 giorni: è il gesto di solidarietà alle forze dell’ordine, voluto dal Comune di Bolgare, dopo la sparatoria del 23 novembre in cui è rimasto ucciso un ladro. Il malvivente aveva colpito in un bar di Villongo insieme ad altri complici.

Duemila firme raccolte in meno di 20 giorni: è il gesto di solidarietà alle forze dell’ordine, voluto dal Comune di Bolgare, dopo la sparatoria del 23 novembre in cui è rimasto ucciso un ladro. Il malvivente aveva colpito in un bar di Villongo insieme ad altri complici.

La banda era stata intercettata dalle pattuglie dell’Arma e poi bloccata nel territorio di Bolgare, sul confine con Palosco. Qui i malviventi avevano tentato di investire i militari e dalla pistola di un carabiniere era partito il colpo mortale.

Dopo questo episodio, per il quale tre carabinieri sono indagati per omicidio colposo ed eccesso colposo di legittima difesa, a Bolgare è scattata la solidarietà alle forze dell’ordine con una raccolta di firme partita domenica 8 dicembre in paese, proseguita all’Ufficio anagrafe del municipio e anche rimbalzata online.

«Abbiamo pensato ad una raccolta firme a sostegno delle forze dell’ordine – spiega il sindaco Luca Serughetti – e chiesto ai cittadini di esprimersi, dopo la sparatoria del 23 novembre. In meno di 20 giorni abbiamo raccolto una fortissima adesione, con duemila firme che rappresentano la testimonianza di cosa la gente vuole e chiede davvero».

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