Orio, Palafrizzoni va contro Enac
nella battaglia sul Piano antirumori

Il Comune va contro Enac che ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha annullato il Piano di zonizzazione acustica dell’aeroporto. Bandera: «Meglio ripartire da zero, non si può bloccare tutto»

Palafrizzoni ha deciso di costituirsi nel giudizio intestato da Enac al Consiglio di Stato, in opposizione alla sentenza del Tar di Brescia che nel luglio 2013 ha annullato il Piano di zonizzazione acustica dell’aeroporto di Orio al Serio.

Ma il Comune di Bergamo non sarà a fianco di Enac, bensì contro, come già deciso dai vicini di casa di Azzano San Paolo. «La scelta di Enac di presentare ricorso al Consiglio di Stato rischia di spostare tutta la vicenda alle calende greche» spiega l’assessore all’Ambiente, Massimo Bandera: «E questo può avere serie conseguenze per il territorio».

Per Palafrizzoni sarebbe invece meglio ripartire da zero, prendendo atto dei rilievi formali mossi dal Tar e «ripartire da zero insieme al territorio nella definizione di nuove curve isofoniche e di un piano che sia condiviso. L’atteggiamento di Enac rischia invece di congelare tutto, senza alcuna tutela per i cittadini delle zone interessate al sorvolo degli aerei», prosegue Bandera.

Un rischio più che concreto, considerando che dopo aver incassato il diniego alla sospensiva della sentenza del Tar da parte del Consiglio di Stato, Enac ha pensato bene di sospendere in modo unilaterale ogni procedura antirumore finora attuata nella gestione dei decolli dall’aeroporto. E deciso che i lavori della Commissione aeroportuale rimarranno sospesi fino alla decisione nel merito del Consiglio di Stato.

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