Pendolari, la paura corre sul treno
Due rapine sulla Milano-Bergamo

Il primo dei due episodi è avvenuto sul treno delle 17.25, nei pressi di Pioltello. Una donna è stata derubata del proprio pc portatile. Ad Arcene, invece, sempre ad una donna, è stato rubato il telefono cellulare.

La paura corre sulla Bergamo-Treviglio. Mercoledì sera 22 gennaio, attorno alle 20, un altro pendolare, una donna di trent’anni di Bergamo, è stata rapinata del suo cellulare all’altezza della stazione di Arcene. Mentre era seduta in una carrozza, in quel momento vuota, un uomo le si è avvicinato alle spalle, le ha appoggiato un oggetto «freddo», come l’ha definito lei, sul collo dopodiché le ha strappato il telefono cellulare dalla mano.

Messa a segno la rapina, si è quindi dileguato molto probabilmente scendendo dal treno alla fermata ferroviaria di Arcene: quando è entrato in azione il convoglio si stava, infatti, ormai per fermare a questa altezza della linea ferroviaria. Si tratta del terzo episodio criminale accaduto a pochi giorni di distanza dagli altri due verificatisi sulla Bergamo-Treviglio: nei due primi casi due pendolari, una donna trentenne e un uomo giapponese di 23 anni, erano stati invece derubati del loro pc portatile in prossimità della fermata ferroviaria di Verdello-Dalmine.

Analogo episodio a Pioltello, dove una donna è stata derubata del proprio pc. Questa la lettera di un pendolare che ha segnalato l’accaduto in redazione:

«Oggi 22 gennaio sul treno Milano Porta Garibaldi - Bergamo delle 17.25 si è verificato un brutto episodio di furto ai danni di un viaggiatore a cui ho assistito purtroppo senza riuscire a far nulla. È successo tutto molto velocemente alla stazione di Pioltello - Limito, mentre mi accingevo a salire. Il furto è stato messo in atto da due ragazzi di nazionalità non italiana ai danni di una signora che lavorava al suo pc seduta sui sedili vicini all’uscita.

Uno dei due ragazzi, mentre il treno è rimasto fermo in stazione, si è fermato sulla porta, immagino per tenere sotto controllo i movimenti del capotreno, il complice è rimasto seduto qualche sedile più in là rispetto alla donna con il computer. Quando si è sentito il rumore che avverte della chiusura delle porte, il ragazzo fermo sulla porta ha cominciato a sbattere una delle porte scorrevoli che separano le carrozze avvertendo il complice, che molto velocemente si è alzato, ha strappato il computer alla donna e sono scappati fuori entrambi un attimo prima che le porte di chiudessero. Purtroppo è avvenuto tutto troppo velocemente per permettere a me e alle altre persone presenti in carrozza, 5 o 6, di far qualcosa, anche solo di capire quello che stava succedendo, abbiamo ricostruito tutto solo dopo, quando ormai non si poteva più fare nulla. Sempre più spesso sulla tratta Bergamo - Milano si verificano episodi di questo tipo, che vanno a peggiorare la già pessima situazione di noi pendolari, che ora, oltre alle pessime condizioni dei treni, i continui ritardi, dobbiamo subire anche episodi di questo tipo. Sollecito Trenord e la Regione Lombardia a trovare una soluzione velocemente per garantire almeno la sicurezza sui treni ad alta frequentazione, pieno di persone che vanno a lavorare o a studiare. Sempre più spesso ultimamente mi trovo a pensare, stipata su un treno sporco e sempre troppo pieno, talvolta al freddo, quanto questo non sia un modo dignitoso di andare a lavorare».

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