Sindaco: Gori o Carnevali?
Il Pd regionale non si schiera

Non chiamatelo il Renzi lombardo. Anche se le caratteristiche ci sono tutte: l’età (41 anni) e il curriculum (bocconiano). Il varesino Alessandro Alfieri non rinnega di essere un supporter del sindaco di Firenze, ma il suo obiettivo è un altro: un Pd autonomo dalle correnti nazionali.

Non chiamatelo il Renzi lombardo. Anche se le caratteristiche ci sono tutte: l’età (41 anni) e il curriculum (bocconiano). Il varesino Alessandro Alfieri non rinnega di essere un supporter del sindaco di Firenze, ma il suo obiettivo è un altro: un Pd autonomo dalle correnti nazionali.

Ecco perché il capogruppo dei democratici al Pirellone si candida alla segreteria regionale del partito, che regge dal 6 giugno scorso, quando Maurizio Martina, diventato sottosegretario del governo Letta, gli ha passato il testimone.

Entro la prima metà di febbraio (probabilmente il 9) ci saranno le primarie aperte anche ai non iscritti per eleggere il nuovo segretario del Pd lombardo.

Ci sarà spazio per i bergamaschi nella sua eventuale segreteria regionale?

«C’è già un’applicazione pratica del voler andare oltre le scelte delle primarie nazionali. Nel lavoro della campagna per il regionale ho chiesto a Matteo Rossi di affiancarmi, come coordinatore della mia mozione a livello regionale».

E le candidature locali: cosa pensa dei possibili competitor per il comune di Bergamo, Giorgio Gori ed Elena Carnevali?

«Sono due profili autorevoli, entrambi all’altezza di una sfida non scontata».

Ma alla fine bisognerà scegliere uno dei due..

«Sarebbe preferibile arrivare a una candidatura unitaria, si tratta di capire se ci sono le condizioni. Sostenere Gori sarebbe sbagliato. Sono due candidati con capacità e talenti diversi».

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