Strade chiuse per valanghe
E il sindaco fa il «sandwich»

Mentre sulle strade provinciali 294 e 61, nei comuni di Vilminore e Schilpario, venivano posizionate le barriere di cemento per impedire il traffico veicolare, minacciato dal pericolo valanghe, più giù, alla frazione Dezzo, aveva inizio la protesta di Pierantonio Piccini, sindaco di Azzone.

Mentre sulle strade provinciali 294 e 61, nei comuni di Vilminore e Schilpario, venivano posizionate le barriere di cemento per impedire definitivamente il traffico veicolare, minacciato dal pericolo valanghe in località Manna, più giù, alla frazione Dezzo, aveva inizio la singolare protesta di Pierantonio Piccini, sindaco di Azzone.

«Sono il sindaco sandwich! - spiega -. Mi sono trovato in mezzo a questa situazione a dir poco assurda, con il traffico che, a causa della chiusura della principale, è stato deviato su una strada che fino a pochi giorni fa era considerata a rischio cedimento. Una strada che viene chiusa e riaperta arbitrariamente; e l’incolumità dei cittadini dove la lasciamo? Non sono mai stati fatti interventi per la sicurezza di questa strada, ed è da novembre 2012 che è chiusa. Tra le buche, la neve e il fatto che la carreggiata sta scivolando verso valle, qui qualcuno rischia davvero di farsi male».

Così il sindaco ha dato vita a un’altra delle sue, ormai leggendarie, proteste: dopo aver cavalcato un Ape car di fronte al Pirellone, dopo aver messo in vendita simbolicamente il Comune, ieri Piccini si è vestito da uomo sandwich, con i cartelli addosso: «Io sindaco responsabile della sicurezza e della salute dei cittadini protesto contro Provincia e altri enti» e «I furbetti non sono i cittadini, ma Provincia e altri enti che non si assumono le proprie responsabilità», gli slogan scelti da Piccini, che al Dezzo fermava le auto in transito, spiegando i motivi della protesta. «I miei concittadini – dice – mi hanno appoggiato. Le persone che vengono da fuori invece erano stupite, chiedendomi: lei è il sindaco? Si mette in gioco così?».

A far compagnia a Piccini (che rappresentava anche il sindaco di Schilpario, Gianmario Bendotti) nel corso della mattinata un gruppo di imprenditori di Schilpario, Gianfranco Pizio (Ski Mooving), Onorino Bonaldi (Omp Rettifica) e Guido Agoni (TecnoScalve).

Leggi di più su L’Eco di Bergamo di venerdì 21 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA