Bresciani, da Spirano apre a Mosca
E colora le calze tra musica e arte

Mette radici a Mosca il Calzificio Bresciani con un progetto che vedrà l’azienda di Spirano estendersi in Russia in questo 2014. Al Pitti Uomo di Firenze i due fratelli Massimiliano e Fabio Bresciani si sanno raccontare sempre con grande entusiasmo. E con nuove super calze tra musica e arte.

Mette radici a Mosca il Calzificio Bresciani con un progetto che vedrà l’azienda di Spirano estendersi in Russia in questo 2014. Al Pitti Uomo di Firenze i due fratelli Massimiliano e Fabio Bresciani si sanno raccontare sempre con grande entusiasmo: con il colore delle loro calze e con la voglia di spingere sulla creatività e la qualità: “Perché se non facciamo così possiamo anche chiudere domani – spiega Massimiliano -. Il valore aggiunto è l’artigianalità, puntando sulla nostra storia, le nostre capacità».

Una filosofia che sta premiando l’azienda di 35 dipendenti: «Abbiamo chiuso il 2013 con 3 milioni 140 mila euro, con un +6% - commenta Massimiliano -. Certo, teniamo dei margini bassi, anche perchè i costi di produzione sono sempre più alti, ma continuiamo a credere che la nostra filosofia di spingere sull’alta qualità e sul fare “tutto in casa” premi e dia il giusto valore aggiunto al prodotto. Sarò impopolare - continua il vicepresidente - ma non condivido la scelta di molti colleghi di spostare le produzioni all’estero. La vera ricetta del successo in questa fase storica è proprio il made in Italy».

E così, mentre a Spirano si lavora, la rete commerciale cresce nel mondo: i Bresciani hanno infatti aperto il loro primo monomarca a Mosca, nel grande centro commerciale Crocus Mall: «L’investimento economico è stato limitato, grazie a un’ottima partnership con una realtà del posto – spiega Massimiliano -. Lo consideriamo un test che ci permetterà di sviluppare il nostro piano di distribuzione mondiale. Nel giro di 18 mesi abbiamo già previsto l’apertura di altri tre monomarca in Russia, sempre con questo partner. Se va tutto come speriamo, i prossimi lanci sono a Londra, Roma e New York». Questo anche perchè l’87% del fatturato è estero: «Solo in Russia facciamo il 18%, negli Usa il 25%, a pari merito dell’Europa. Tra l’altro nel 2013 abbiamo esportato in ben 45 paesi diversi, Uganda e Cambogia compresi».

Non stanno con le mani in mano all’azienda di Spirano, quindi, tanto che, proprio in questo piano di sviluppo stanno spingendo anche sugli investimenti tecnologici: «Abbiamo cambiato tre macchinari, che ci permettono una migliore qualità e produzione delle calze ma anche dell’intimo». Già, perché dalla scorsa stagione Bresciani si è messo a fare anche l’underwear uomo: «Un ottimo risultato iniziale: ci aspettavamo il 5% e invece sul fatturato globale questa nuova linea compre un buon 10%. Tra l’altro abbiamo già in programma delle variazioni della collezione basica in cotone, con una linea anche in cachemire e cotone e 100% seta, aumentando i modelli e mantenendo i colori del bianco, blu, grigio e nero».

Con un commento anche sulle vendite in Italia, in riferimento a come sta andando il Pitti: «Qui i contratti si fanno sempre con gli stranieri, purtroppo il mercato domestico va male tra negozi che chiudono e non pagano. Quello che cerchiamo di fare noi è supportare i dettaglianti il più possibile, perchè siamo consapevoli delle difficoltà del momento».

Mentre si viaggia con la fantasia per quanto riguarda la produzione: oltre ai tracciati Principe di Galles, gli zig zag, l’occhio di pernice, le multirighe e i pois, Fabio Bresciani si sbizzarrisce con estro, facendosi ispirare proprio dal tema della musica che è il filo conduttore di questa edizione del Pitti: da qui calze che riproducono un jukebox, uno stereo anni ’80, gli spartiti musicali e i tasti del pianoforte. «Proseguiamo anche la linea del gioco, con un tavolo da biliardo mentre per il filone artistico - spiega Fabio - abbiamo reso omaggio a Michelangelo Buonarroti, per i 450 anni dalla sua morte». I gambaletti si trasformano così in affresco ispirato al famoso momento della Creazione affrescato sulla volta dellaCappella Sistina.

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