Denis digiuna, ma l'Atalanta segna
Con i gol la sostanza non cambia

C'è differenza se all'Atalanta segna l'invocato Denis o un suo compagno? A Milano la storica impresa contro l'undici rossonero ha visto la firma di Cigarini, regista per eccellenza, rivoluto rigorosamente da Antonio Percassi dopo il fisiologico scippetto estivo del Napoli.

C'è differenza se all'Atalanta segna l'invocato Denis o un suo compagno? A Milano la storica impresa contro l'undici rossonero ha visto la firma di Cigarini, regista per eccellenza, rivoluto rigorosamente da Antonio Percassi dopo il fisiologico scippetto estivo del Napoli. Al «Meazza», sempre nella circostanza dell'importantissimo gol, si sono invertiti i ruoli: il Tanque rifinitore doc, o assist man se preferite, e il Ciga bomber altamente chirurgico. Risultato: tre punti in classifica e azzerata l'ulteriore penalizzazione dopo soli 270 minuti (più i recuperi)di campionato.

Certo, una rondine non può fare puntualmente primavera ma siamo proprio convinti che l'Atalanta sia Denis dipendente, in fatto di gol, al cento per cento? Rivivendo il film della prestazione prodigio dei nerazzurri nel capoluogo lombardo, si è visionata un' Atalanta autortaria, tranquilla in difesa e pericolosa quando doveva giungere verso Abbiati. Insomma un collettivo, nel vero senso del termine, ostinatamente e saggiamente impostato dal condottiero Stefano Colantuono all'insegna del tutti per uno e uno per tutti. Se, poi, a raccogliere l'ovazione in fase finalizzatrice non è la prima punta ma un qualsiasi compagno la sostanza non cambia di una virgola.

Al tempo stesso, però, ridimensionare la potenzialità e l'utilità del nostro attaccante argentino nell'ambito dello scacchiere nerazzurro sarebbe oltremodo improponibile. Auspicabile, perciò, rivedere presto Denis nei quartieri alti della graduatoria dei marcatori spalleggiato da qualche altro atalantino. Al riguardo Cigarini ha aperto una strada stimolante e ai blocchi di partenza in profumo di imitarlo mettiamoci De Luca (all'arrivo a Bergamo ha detto subito di voler raggiungere la doppia cifra) Moralez (a patto che tiri in porta con maggior frequenza e convinzione) il Marilungo di appena prima dell'infortunio prossimo al rientro e, per il momento, fermiamoci qui... Arturo Zambaldo

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