Adda killer, pattugliamenti al via
I sindaci uniti: ora giro di vite

Fara e Cassano insieme per controllare le sponde. Con i vigili in campo i sommozzatori di Treviglio. Tra i provvedimenti congiunti pattugliamenti e una campagna choc che riproduce le croci e le immagini delle tragedie avvenute le scorse estati.

Pattugliamenti congiunti fra le polizie locali di Fara d’ Adda e Cassano in costante contatto con i sommozzatori volontari di Treviglio per individuare tempestivamente chi si tuffa violando i divieti di balneazione; una campagna di informazione sui pericoli del fiume attraverso la distribuzione sulle sponde di volantini multilingue e l’installazione di cartelli riportanti un decalogo da rispettare per scongiurare il rischio di annegamenti; e, ancora, la già annunciata campagna choc attraverso l’installazione di cartonati che riproducono croci e immagini delle tragedie avvenute negli anni scorsi sul fiume e che possano quindi servire da ammonimento per chi decide comunque di buttarsi nell’Adda.

Sono diversi i provvedimenti che, mercoledì mattina, sono stati vagliati durante il tavolo tecnico convocato dal sindaco di Fara Armando Pecis dopo l’ennesimo annegamento avvenuto domenica nel punto in cui il fiume Adda si incrocia con il canale dell’Italgen. Ad annegare è stato un polacco di 24 anni di Caravaggio che ha fatto salire a otto il numero di persone morte annegate in questo tratto di fiume. Al tavolo erano presenti il sindaco di Fara collegato via telefono con quello di Cassano Roberto Maviglia e il presidente dei sommozzatori volontari di Treviglio Giacomo Passera.

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