Monopattini, linea dura in città: multe più alte e fermo del mezzo

Palafrizzoni, l’assessore Gandi sta valutando le azioni per fermare l’uso indisciplinato sui marciapiedi. E per via Paglia si sta pensando ai dissuasori.

Linea dura di Palazzo Frizzoni contro i guidatori di monopattini che sfrecciano sui marciapiedi, rischiando di travolgere i pedoni. Sono due le ipotesi di lavoro su cui sta lavorando l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi con la Polizia locale: alzare le sanzioni dagli attuali 50 a 200 euro (il massimo previsto per legge) e prevedere (in aggiunta alla sanzione pecuniaria) il fermo temporaneo del mezzo. Nel caso in cui la contravvenzione al Codice della strada avvenga su un monopattino in sharing, sarà la società che gestisce il servizio di noleggio a inibire (temporaneamente) l’utilizzo all’utente, tramite la App. L’amministrazione annuncia inoltre «l’intensificazione dei controlli» e rende noti gli esiti dell’attività della Polizia locale: nel 2020 sono state 161 le sanzioni nei confronti dei monopattini, 46 nei primi quattro mesi del 2021.

È il vicesindaco con delega alla Sicurezza Sergio Gandi a fare il punto, rispondendo a un’interrogazione presentata sul tema dal consigliere della Lega Alberto Ribolla. Il Comune sta lavorando anche a una campagna di comunicazione «che contempli – illustra Gandi –, la diffusione di messaggi specifici tramite pubbliche affissioni e segnali sui marciapiedi». E ancora, il posizionamento dei dissuasori sui marciapiedi di via Paglia, per impedire il passaggio ai monopattini.

È in via Paglia infatti che, ricorda lo stesso Alberto Ribolla nell’interrogazione, una decina di giorni fa il titolare del locale «Vini e Spiriti», nel tentativo di bloccare i monopattini che ingiungevano ad alta velocità, aveva posizionato delle sedie lungo il marciapiede, tra l’ingresso e il dehor del locale. Dopo un primo invito da parte della Polizia locale a rimuoverle, è arrivata la sanzione perché le sedie impedivano il passaggio di persone disabili e mamme con bimbi in carrozzina. Da qui l’idea dei dissuasori. «I tecnici e l’assessore ai Lavori pubblici (Marco Brembilla, ndr) hanno effettuato vari sopralluoghi per capire se si possano collocare – aggiorna l’assessore –. La verifica è in corso perché eventuali presidi devono comunque consentire il passaggio di passeggini e carrozzine e non sortire ostacolo per disabili e persone fragili. Rispetto alla sanzione elevata nei confronti di “Vini e Spiriti”, a cui già abbiamo espresso solidarietà, si tratta purtroppo di un atto dovuto». Sergio Gandi «rimanda al mittente» le accuse di disparità di trattamento: «È stato detto – sostiene Ribolla – che è inutile multare i ciclisti poiché stranieri spesso privi di documenti». «Affermazioni inaccettabili – tuona l’assessore –. Le sanzioni vengono fatte e senza distinzione. Se è accaduto che qualcuno, tra gli agenti della Polizia locale, si sia permesso di fare affermazioni di questo tipo, è utile riferire giorno, ora e dati della persona affinché chi di dovere assuma i provvedimenti del caso». Nell’interrogazione depositata in Consiglio, la Lega segnala i problemi di spaccio e l’utilizzo delle bici «da parte dei corrieri della droga». Una situazione «nota – replica Gandi –. La situazione di via Paglia è oltremodo complessa, ma la presenza della Polizia locale c’è, in maniera massiccia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA