Metalmeccanici, in 5mila manifestano a Bergamo per il contratto -Foto/Video

LA MOBILITAZIONE. Tute blu in strada per il rinnovo del contratto Nazionale.

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Bergamo

Sciopero dei metalmeccanici a Bergamo per il rinnovo del contratto scaduto da oltre un anno. Cinque mila tute blu si sono date appuntamento in città da tutta la Lombardia per la manifestazione che dalle 10 di venerdì 20 giugno sta percorrendo le vie del centro partendo dalla stazione ferroviaria per raggiungere Piazza Vittorio Veneto.

Qui si svolgeranno, come di consueto, gli interventi dei delegati di Fim, Fiom e Uilm, in particolare di Mirko Dolzadelli (segretario generale Fim Cisl Lombardia), Vittorio Sarti (coordinatore Uilm Uil Lombardia) e le conclusioni di Luca Trevisan (segretario organizzativo Fiom Cgil Nazionale).

Lo sciopero dei metalmeccanici a Bergamo

In 5mila da tutta la Lombardia, le tute blu hanno sfilato in centro per il rinnovo del contratto scaduto da un anno.

Beppe Bedolis

Le motivazioni dello sciopero

Il contratto nazionale dei metalmeccanici è scaduto il 30 giugno 2024 e da oggi è trascorso quasi un anno senza rinnovo. Le trattative avviate nel maggio 2024 si sono interrotte approssimativamente a novembre senza progressi reali.

Le dichiarazioni dei sindacati nel servizio di Bergamo Tv realizzato da Paola Abrate.

Venerdì di scioperi, metalmeccanici in piazza e caos trasporti. Video di PAOLA ABRATE

Aumenti salariali adeguati

Oggi entra in vigore l’aumento automatico di €27,70 lordi per livello C3, secondo l’inflazione Ipca, ma i sindacati lo ritengono insufficiente. Chiedono aumenti veri e sostanziosi: l’esempio del contratto aziendale con Stellantis (aumento del 6,6%, circa €140/mese) dimostra che si può fare di più.

Temi strutturali: orario, sicurezza, precarietà

Si rivendicano riduzione dell’orario di lavoro, maggiori diritti, più sicurezza nei luoghi di lavoro e lotta alla precarietà. È richiesto un miglioramento delle norme contrattuali per contrastare le forme di lavoro precario e garantire maggiori tutele .

Pressione per riaprire le trattative

Le federazioni datoriali (Federmeccanica, Assistal, Unionmeccanica e Confapi) sono accusate dai sindacati di intransigenza e mancata volontà a sedersi al tavolo. La mobilitazione odierna (8 ore di sciopero, cortei e blocco straordinari/flessibilità) punta a spingere le associazioni imprenditoriali ed il governo a riprendere il negoziato.

«La calda estate metalmeccanica»

Si tratta di un’anteprima della «calda estate metalmeccanica» in sciopero per il rinnovo del contratto a causa, sostengono i sindacati, dell’«immobilismo di Federmeccanica, che continua a avere un atteggiamento irresponsabile e sta dimostrando di non voler riaprire la trattativa per il contratto collettivo nazionale di lavoro, nonostante sia passato ormai quasi un anno dalla scadenza».

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