Guerra in Ucraina, non si vede la luce

Mondo. La guerra in Ucraina corre tragicamente verso l’11° mese dal suo inizio, senza prospettive ravvicinate di un cessate il fuoco se non di un serio negoziato di pace.

Guerra in Ucraina, non si vede la luce
Case distrutte in Ucraina
(Foto di Ansa)

Rischia così di diventare uno dei tanti, troppi conflitti cronicizzati che insanguinano il mondo. Restano infatti ampie le distanze fra gli aggressori, che puntano a consistenti conquiste territoriali in nome dell’ideologia ultra nazionalista della Grande Russia, e gli aggrediti, che chiedono il ripristino dei confini violati, seppure riconosciuti dalla comunità internazionale e da Mosca nel 1991, nuovamente dal Cremlino nel 1994 con la sigla del memorandum di Budapest, in base al quale Kiev rinunciava agli ordigni nucleari dell’era sovietica in cambio dell’integrità territoriale di uno Stato indipendente e sovrano nato da soli tre anni. Ma il conflitto ha travolto anche la storia, lungo una faglia che separa definitivamente l’Ucraina, proiettata verso l’Europa, e la Russia, rinserrata nella nostalgia di un passato imperiale riaggiornato nel linguaggio e nell’esibizione muscolare sia interna che esterna. Nel Paese invaso si possono leggere cartelli con un pronunciamento - «Meglio morti che vivere sotto Mosca» - che spiega più di mille discorsi la caparbietà e la totalità della resistenza militare e civile contro l’invasore.

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