Dolore e riserbo a Torre Boldone per Lisa, uccisa a 11 mesi a Lione

Il dramma Alla bambina è stato dato da bere dell’acido dall’educatrice di un asilo francese. In silenzio per rispetto tutto il paese, compresi l’ex atalantino Magrin e il figlio, amici di famiglia.

Uccisa a 11 mesi con la sola colpa di essere scoppiata in un pianto che infastidiva chi doveva prendersi cura di lei. È morta così Lisa Bertuletti, figlia di Fabio, 37 anni, ingegnere di Torre Boldone da anni trasferitosi a Lione per lavoro, e di Sophie, una donna francese di 38 anni. È morta in modo atroce, poco dopo che Myriam J., 27 anni, ausiliaria puericultrice dell’asilo privato People&Baby di Lione, l’aveva cosparsa e le aveva fatto ingerire del Destop, prodotto a base di soda caustica usato per sgorgare i tubi idraulici.

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«Non voleva ucciderla - ha spiegato l’avvocato Philippe Duplan, legale dell’educatrice -, la bambina non smetteva di piangere e ha perso completamente e stupidamente il controllo». «La bambina piangeva, la voleva calmare ma non ci riusciva - ha continuato il difensore -. Ha preso la prima cosa che ha trovato e ha compiuto un gesto dalle conseguenze molto gravi». L’avvocato Duplan ha definito la sua assistita «una donna fragile» che «ha avuto da poco un aborto che l’ha sconvolta» e ha il fidanzato in carcere. «Era troppo fragile per stare da sola con un bambino», ha chiosato il legale.

Mercoledì, poco dopo le 8, all’asilo situato nel terzo arrondissement di Lione c’erano solo Lisa e l’educatrice. Fabio e Sophie avevano deciso di mandare la figlia al People&Baby per l’ottimo rapporto tra educatrici e bambini: 4 per assistere 11 bambini. «Non sopportavo più di sentirla piangere», ha ammesso la 27enne in lacrime durante l’interrogatorio che ha preceduto l’incriminazione formale di omicidio volontario di minore sotto i 15 anni. Verrà sottoposta a perizia psichiatrica; il procuratore Nicolas Jacquet ha spiegato che le indagini proseguiranno per «determinare le circostanze esatte» di questa tragedia e «approfondire tutti gli elementi della personalità della ragazza».

Fabio Bertuletti, figlio unico, dopo la laurea in Ingegneria all’Università di Bergamo, si è distinto nel ruolo di project manager nella gestione e pianificazione di progetti di linee aeree ad alta ed altissima tensione, lavorando per studi e ditte italiane per poi approdare, sei anni e 4 mesi fa, alla Consorzio Italia 2000 di Pontevico (Brescia) e trasferirsi in Francia.

La famiglia ha chiesto riserbo sulla tragedia che l’ha travolta e anche il parroco don Leone Lussana, durante la Messa, ha scelto di non accennare alla vicenda «per rispetto delle volontà dei genitori», spiega al telefono col nostro giornale

Mercoledì è stato lui ad avvertire della tragedia i genitori Girolamo e Laura, legatissimi alla nipotina che avevano visto non più tardi di un mese fa nell’abitazione di via San Martino Vecchio a Torre Boldone dove abitano. I nonni, accompagnati da amici, si sono subito precipitati a Lione per stare accanto a figlio e nuora. I funerali della piccola Lisa si svolgeranno a Lione mercoledì, 24 ore prima di quello che sarebbe dovuto essere il giorno del suo primo compleanno. La famiglia ha chiesto riserbo sulla tragedia che l’ha travolta e anche il parroco don Leone Lussana, durante la Messa, ha scelto di non accennare alla vicenda «per rispetto delle volontà dei genitori», spiega al telefono col nostro giornale.

Tra gli amici più stretti della famiglia Bertuletti ci sono l’ex centrocampista dell’Atalanta Marino Magrin, che abita a pochi metri da Girolamo e Laura, e il figlio Michele, ex calciatore del Monza, coetaneo di Fabio e legatissimo a lui. Anche loro, per rispetto, hanno scelto di rimanere in silenzio.

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