
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 15 Luglio 2025
Orio, l’Aula si ricompatta sulla sicurezza: «Servono risposte sugli organici di polizia»
IL CASO. Passa all’unanimità l’odg della maggioranza dopo il tragico gesto di una settimana fa. Carnevali: «Numeri sotto dimensionati». Pezzotta: voragine nel sistema, ci diano rassicurazioni.
È sulla sicurezza all’aeroporto di Orio al Serio che si è concentrato lunedì 14 luglio il dibattito in Consiglio comunale, a una settimana dal tragico episodio della morte dell’uomo che, dopo essere riuscito ad eludere i controlli, si è lanciato nel reattore di un aereo.
Gli ordini del giorno
Due gli ordini del giorno urgenti presentati e discussi in Aula, uno della maggioranza (firmato da Lista Carnevali, Pd, Lista Gori, Futura e Bergamo Europea), l’altro della minoranza, presentato da Andrea Pezzotta e firmato dai consiglieri di centrodestra. Il confronto ha riportato al centro dell’attenzione la questione delicatissima della carenza di organico delle forze dell’ordine impiegate nello scalo. Alla fine la convergenza tra i due schieramenti si è trovata con l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza (si è astenuto il leghista Alberto Ribolla, perché presidente del Consiglio sindacale dell’aeroporto), con il quale l’Aula chiede di avviare un confronto con Enac, Sacbo e gli enti competenti per verificare la rispondenza del Programma di sicurezza aeroportuale agli standard nazionali e internazionali, e per valutare eventuali azioni migliorative, in particolare sul controllo dei varchi e sulla protezione del perimetro esterno.
«Condivido la necessità di dare risposte alle legittime preoccupazioni di tutti – ha esordito la sindaca Elena Carnevali –. C’è bisogno di capire come sia stato possibile l’accesso dai varchi di uscita». Da tempo la sindaca ha portato all’attenzione del prefetto il tema della sicurezza in aeroporto. Lo ha fatto già il 29 luglio 2024, sottoscrivendo con il presidente di Sacbo Giovanni Sanga una richiesta per l’istituzione di una postazione permanente dei Carabinieri e per il potenziamento delle altre forze di polizia presenti nello scalo. La questione è stata discussa nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica l’11 settembre 2024 e, più di recente, il 27 maggio scorso. «Abbiamo già evidenziato la necessità di un rafforzamento delle forze dell’ordine – ha ribadito Carnevali –. Siamo il terzo scalo italiano, ma con un contingente sotto dimensionato rispetto alle esigenze di un aeroporto che gestisce 17 milioni di passeggeri».
Gli investimenti di Sacbo
Nel ricordare gli investimenti di Sacbo per l’adeguamento delle infrastrutture aeroportuali, la sindaca ha anche risposto a una delle questioni sollevate dall’ordine del giorno presentato dalla minoranza, che chiedeva a Sacbo di «ricorrere a intese con enti di vigilanza privata» per garantire maggiore sicurezza nello scalo. «Il personale impiegato da Italpol, Sicuritalia in aeroporto ammonta a oltre 300 unità – ha detto –. Il budget previsto per il 2025 per la sicurezza è di 10 milioni e 600 mila euro, a cui si aggiungono ulteriori 1,4 milioni di euro», ha aggiunto, ricordando che Sacbo sostiene anche i costi per un servizio svolto dalla polizia locale di Orio, «che opera in base a convenzioni e si rende disponibile per attività straordinarie al di fuori dell’orario di lavoro per cui nel 2024, sono stati spesi 334 mila euro».
L’appello al Governo
Il documento impegna anche la giunta a sollecitare una risposta dai ministeri competenti – Interno, Economia e Difesa – proprio in merito alle richieste di potenziamento degli organici delle forze dell’ordine. Il testo prende atto inoltre delle misure già in atto da parte di Sacbo, la società che gestisce lo scalo, responsabile dell’«erogazione dei servizi di sicurezza e dell’implementazione delle misure previste dal Programma di sicurezza aeroportuale», ma non della sicurezza dello scalo – un argomento sul quale invece ha insistito la minoranza –, che invece è in capo ad Enac.
Le critiche della minoranza
Nel suo ordine del giorno il centrodestra ha criticato in particolare le dichiarazioni dei presidenti di Sacbo e di Enac, che si sarebbero «autoassolti, affrettandosi ad archiviare la tragica vicenda affermando che la sicurezza del trasporto aereo non è stata a rischio», ha aggiunto Pezzotta, secondo cui «il sistema ha dimostrato invece una voragine: immaginiamo cosa sarebbe successo se questo comportamento fosse stato posto in essere da una persona armata. Vogliamo essere rassicurati». Il centrodestra ha inoltre ricordato un episodio precedente, in cui «un’altra persona era riuscita a introdursi clandestinamente nello scalo ed era stata sorpresa nascosta nel vano del carrello di un aereo».
La consigliera Cristina Laganà (FdI) ha parlato di una «dotazione di addetti alla sicurezza di 130 unità, con una carenza di 40-50 persone. Da anni si assiste a una carenza di personale – ha aggiunto –, il cui numero non è mai stato adeguato alla crescita dell’aeroporto. Per Arrigo Tremaglia (FdI) serve «confronto con Sacbo, soggetto con cui Comune ha rapporto più diretto». Per la minoranza è intervenuto anche Antono Deleuse Bonomi (Lista Pezzotta), mentre a sostegno dell’odg presentato dalla maggioranza e letto da Francesca Riccardi (Pd) si sono espressi Loredana Poli (Lista Gori) e Alessandro De Bernardis (Pd).
L’odg è stato respinto con 10 voti favorevoli, 21 contrari e un astenuto. Alla fine, però, il consenso unanime è stato trovato sul documento del centrosinistra. «Certo che siamo d’accordo – ha detto Pezzotta uscendo dall’Aula – l’importante è ricevere delle risposte».
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